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Pallavolo
Volley, SuperLega 2016/2017 – Le pretendenti allo scudetto: Modena e Perugia favorite, Civitanova e Trento corazzate, Piacenza e Verona outsider
Domenica 2 ottobre inizierà la SuperLega 2016/2017, il massimo campionato italiano di volley maschile. Quattordici squadre ai nastri di partenza per una stagione davvero lunga e intensa, ancora senza retrocessioni e con i classici playoff tra le migliori otto formazioni della regular season.
Modena si presenta da Campione d’Italia in carica ed è ancora favorita per lo scudetto in una Serie A estremamente equilibrata dove Perugia, Civitanova e Trento partono per contendere il titolo ai canarini. Attenzione alle outsider Piacenza e Verona. Conosciamo più da vicino le pretendenti per il successo finale.
MODENA:
I Campioni d’Italia si presentano ai nastri di partenza leggermente favoriti rispetto alle altre formazioni che ambiscono allo scudetto. I Canarini sognano uno storico bis e il trionfo in Supercoppa ha testimoniato ulteriormente la loro caratura, da testare però in una lunga stagione come sarà quella di SuperLega.
Coach Roberto Piazza si è subito presentato trionfando, ottimo biglietto da visita per l’esigente pubblico del PalaPanini. Spetterà a lui cogliere l’eredità di Angelo Lorenzetti, passato a Trento a caccia di nuove sfide. Il roster è da urlo: la Presidente Pedrini ha investito parecchio sul mercato, acquistando Le Roux e Holt, cioè una delle migliori coppie di centrali al mondo, invidiata anche dalle grandi squadre europee.
Si dovrà scontare la pesante assenza di Bruninho ma Orduna può assolutamente essere la rivelazione del torneo dopo aver già fatto molto bene a Perugia. La certezza sarà come sempre lo stellare Earvin Ngapeth, ci sarà però bisogno di un’altra grande stagione di Luca Vettori. Salvatore Rossini ben saldo nel ruolo di libero, in panchina spicca la presenza di Matteo Piano che può assolutamente ribaltare le gerarchie dei centrali. Attenzione perché la panchina potrebbe essere corta: l’opposto Onwelo non è una certezza, Cook è un buono schiacciatore, il palleggiatore Salsi è tutto da scoprire, ci sarà però Piano per un reparto centrale a prova di dinamite.
PERUGIA:
La Supercoppa disputata questo weekend e persa solo all’ultimo dai Block Devils ha dimostrato sul campo quello che la carta diceva senza mezzi termini: gli umbri sono una seria pretendente allo scudetto. Gli investimenti fatti dal Presidente Sirci giustificano le elevate ambiziosi di una pizza che, dopo averso perso due Finali scudetto, ha una sfrenata voglia di festeggiare qualcosa di importante.
L’arrivo di Ivan Zaytsev, ritornato in Italia dopo due stagioni in Russia, ha alzato incredibilmente le possibilità della squadra guidata ancora una volta da Boban Kovac. Non è però solo lo Zar a far sognare Perugia: alle sue spalle c’è una formazione importante, costruita in ogni minimo dettaglio. Aleksandar Atanasijevic è stata la stella indiscussa delle ultime stagioni, quando si rimetterà dall’operazione riprenderà il suo posto da opposto e farà scalare Zaytsev di banda, una nuova sfida colta già da tempo dall’uomo simbolo della nostra Nazionale.
Con uno stratosferico De Cecco in cabina di regia, una granitica diga centrale composta da Birarelli e dal nuovo acquisto Podrascanin e un martello di razza come Russell si possono fare grandi cose. La sicurezza di Bari nel ruolo di libero con Tosi come alternativa e una bella panchina (Buti, Berger, Della Lunga oltre alle scommesse Mitic e Chernokozhev) sono un ulteriore sigillo sul potenziale di Perugia.
CIVITANOVA:
Quattro semifinali perse in pochi mesi sono un macigno pesante. La Lube non è riuscita a superare quello scoglio che ora rischia di diventare un vero e proprio macigno per la banda guidata da coach Chicco Blengini in cerca di riscatto. Attenzione al numero di italiani in campo: il regolamento prevede l’obbligo di schierare almeno tre giocatori con il nostro passaporto e questo costringerà Civitanova a dover rinunciare spesso e volentieri a schierare la formazione tipo.
Osmany Juantorena è l’uomo di punta, Pantera chiamata a trascinare l’intero gruppo. Sicuramente ci sarà Enrico Cester nel ruolo di centrale e, per il momento, Corvetta in cabina di regia in attesa che recuperi Christenson. Quando lo statunitense rientrerà in campo allora sarà necessario schierare il libero Pesaresi (al posto del fenomeno Grebennikov, il migliore nel suo ruolo) oppure bisognerà rinunciare agli schiacciatori Cebulj o Kaliberda per schierare Jiri Kovar (ancora ko, ormai non gioca da più di un anno) oppure Randazzo. Conti che Blengini farà volentieri avendo l’imbarazzo della scelta. Attenzione all’opposto Tsvetan Sokolov, un bomber di razza che con le sue schiacciate farà certamente la differenza.
TRENTO:
Tutto dipenderà da Angelo Lorenzetti e dalla sua capacità di portare entusiasmo all’interno di un gruppo che è rimasto identico rispetto allo scorso anno (è cambiato solo l’opposto, rimanendo però su giocatori di alto livello: ceduto Djuric a Verona, acquistato Stokr).
Sulla carta i dolomitici sembrano partire qualche centimetro indietro rispetto alle tre corazzate ma la loro grinta e la capacità di emergere nei momenti critici possono fare la differenza. Giannelli in cabina di regia, capitan Lanza di banda, due centrali di peso come Van De Voorde e Solé, un martello di lusso del calibro di Urnaut, Colaci libero della Nazionale e soprattutto tanto affiatamento in squadra: c’è spazio per fare bene. La panchina è delle migliori: Antonov, i Mazzone, il giovane Nelli, l’esperto Burgsthaler.
PIACENZA:
Outsider di lusso. Le big faranno fatica contro i biancorossi che si sono completamente rinnovati. La diagonale tutta cubana composta da Hierrezuelo ed Hernandez (entrambi reduci dall’ottima stagione a Molfetta), Simone Parodi atteso da una nuova sfida dopo un anno da dimenticare, l’altro schiacciatore Marshall (giocherà da italiano?), l’esperienza di Yosifov e Alletti al centro, gli eterni Papi e Zlatanov in panchina pronti per qualsiasi evenienza (ad esempio se il cubano non riuscirà a ottenere il transfer). Gli uomini di Giuliani possono sorprendere tutti e nei playoff saranno la classica mina vagante.
VERONA:
La classica incomoda, da anni sempre tra le prime quattro-cinque squadre ma che deve ancora fare il salto di qualità. Può puntare in alto ma gli uomini di Giani devono superarsi. L’arrivo di Djuric ha spostato in alto l’asticella. Il palleggiatore Baranowicz, lo schiacciatore Kovacevic, i centrali Anzani e Zingel, il libero Giovi e l’incognita Ferreira di banda: i gialloblù sognano in grande. Partono un gradino abbondante sotto le quattro corazzate ma in corsa possono colmare il gap.
Difficilmente i Campioni d’Italia 2017 usciranno da questo lotto composta da 4 superfavorite e due potenziali outsider. Il campionato è però estremamente competitivo e ci sono diverse squadre che possono complicare il cammino.
A partire da MONZA (Hirsch, Fromm, Jovovic). Occhio a MOLFETTA di Sabbi e alla LATINA di Sottile, Fei e Maruotti. Molto più indietro PADOVA guidata da Giannotti e RAVENNA di Torres e Van Garderen. MILANO punta in grande e il roster composto dalla stella Starovic, dall’esperto Skirmov e dalla promessa Sbertoli promette bene. Le neopromosse SORA e VIBO VALENTIA devono sorprendere.