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Canoa velocità, Olimpiadi Rio 2016: l’Italia riscopre la canadese, Carlo Tacchini cerca la finale nel C1 1000

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Terzo rappresentante della disciplina dopo Danilo Tognon e Pietro Bruschi, il primo del XXI secolo. Carlo Tacchini si gioca oggi l’accesso alla finale del C1 1000 metri. Batteria e (si spera) semifinale per l’azzurro nato a Verbania il 25 gennaio 1995 che ha più volte dichiarato di avere come unico obiettivo l’accesso alla finale. Traguardo che se raggiunto permetterebbe al poliziotto di eguagliare lo storico C2 di Aldo Dezi e Francesco La Macchia, argento alle spalle dell’Unione Sovietica a Roma 1960. A proposito di storia la prova odierna sarà anche un passaggio di testimone con Beniamino Bonomi, la leggenda della canoa azzurra che ha allenato il pallanzese da piccolo.

Il quattro volte medagliato olimpico stravede per il 21enne: “Lui e la canoa, in gara, sembrano una cosa sola – ha dichiarato Bonomi su lastampa.it È all’inizio della carriera e può sfruttare l’occasione per fare esperienza come è successo a me a Seul nel 1988 quando avevo vent’anni come lui. È molto razionale, sa gestire tatticamente le gare. Può essere fregato solo dall’emozione che deriva dal fatto che ti metti a pensare che ci sono milioni di persone che ti guardano”. Comunque vada siamo certi che Rio sarà soltanto la prima avventura a cinque cerchi per questo ragazzo con un talento tutto da scoprire.

L’intervista a Carlo Tacchini

Il capolavoro di Duisburg

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francesco.drago@oasport.it

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