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Atletica, Olimpiadi Rio 2016 – La notte del Re! Finale 100m, Scintille e Fulmini tra Bolt e Gatlin: Usain entrerà nella leggenda?

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La notte del Re, l’Incoronazione più attesa di tutte le Olimpiadi 2016, il momento che sarà più seguito, spiato, ammirato, scansionato, visto in tutto il Mondo. Sono i dieci secondi scarsi che nessuno si può perdere, quelli che sono in grado di fermare il Pianeta per un’istante.

Si cerca l’Uomo più veloce della Terra, si vuole scoprire chi siederà sul Trono dei 100m, la gara regina di tutti i Giochi Olimpici. A Rio de Janeiro si attendono Fulmini e Saette a partire dalle ore 03.25 italiane (le 22.25 del giorno prima in Brasile) quando gli 8 uomini prescelti si schiereranno sui blocchi di partenza. Un’ora prima della resa dei conti si disputeranno le semifinali che definiranno il campo partenti per la Finalissima della prova più rapida dell’intera atletica leggera.

 

Tutto lascia però presagire che saranno due i grandi contendenti allo scettro più ambito: Usain Bolt da una parte, Justin Gatlin dall’altra. Questo è quanto emerso dalle batterie, dove l’americano si è imposto in 10.01 mentre il giamaicano ha passeggiato per chiudere in 10.07.

Osannato, idolatrato, amato dal pubblico, inneggiato, tifato da tutti. È l’icona dell’atletica attuale. Usain è tutto questo, un fenomeno che tutti si aspettano di vedere trionfare. Campione Olimpico a Pechino 2008 e Londra 2012, alla vigilia dei 30 anni (li compirà domenica prossima, ultimo giorno della rassegna a cinque cerchi) vuole regalarsi una leggendaria tripletta mai realizzata da nessuno nella storia dei Giochi Olimpici sui 100m. L’unica doppietta venne firmata da Carl Lewis tra Los Angeles 1984 e Seoul 1988. Superare, almeno nel palmares, il figlio del vento significherebbe dare un’ulteriore spallata all’ingresso di Usain nella ristretta cerchi dei miti di questo sport (e non solo).

Bolt si presenta forte di un 9.88 stagionale, lui che nelle precedenti due Olimpiadi ha corso in 9.69 e 9.63. Difficilmente questa volta riuscirà a scendere ulteriormente per avvicinarsi al 9.58 del Record del Mondo ma per testa, carattere, caparbietà è sempre il favorito.

 

Dovrà guardarsi con attenzione dallo statunitense Justin Gatlin, suo storico rivale. Il Campione Olimpico di Atene 2004, già squalificato per due volte a causa dell’utilizzo di doping, è accreditato di un ottimo 9.80 stagionale. Lo scorso anno, partito con tutti i favori dei pronostici ai Mondiali di Pechino, venne sonoramente sconfitto da Usain che aveva avuto una stagione un po’ tribolata, proprio come quest’anno.

Alle loro spalle non sembra possa esserci nessuno capace di contrastarli. Yohan Blake ha destato buona impressione in batteria ma non dovrebbe essere alla loro altezza al pari dell’altro giamaicano Nickel Ashmeade e della promessa Travyon Bromell. La sensazione è che dopo Bolt e Gatlin ci sia un vuoto in cui diversi pretendenti proveranno a inserirsi per mettersi al collo la medaglia di bronzo.

 

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