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Ciclismo

Giro d’Italia 2016: prime schermaglie a Roccaraso. Nibali, Dumoulin, Valverde e Landa: giù la maschera!

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E’ tempo di calare le carte vincenti. Chi fin qui si è nascosto o ha bluffato, da domani dovrà fare sul serio. Il Giro d’Italia entra nel vivo. La sesta tappa, da Ponte a Roccaraso, di sicuro non sarà decisiva ai fini della classifica finale, anzi. Tuttavia sarà fondamentale per comprendere come stanno per davvero i candidati alla maglia rosa. Un aperitivo di ciò che ci aspetta in vista della cronometro del Chianti e delle successive frazioni sulle Alpi.

Difficile aspettarsi grandi distacchi. La salita finale è molto lunga, 17 km, ma pedalabile (clicca qui per saperne di più). Solo la prima parte raggiunge punte del 12%, mentre dal terzultimo all’ultimo chilometro vi è addirittura un tratto pianeggiante. La rampa finale all’8% sarà invece decisiva per giocarsi la vittoria ed i relativi secondi di abbuono.

Un’ascesa del genere non può consentire grandi differenze. Pagare dazio qui, tuttavia, rappresenterebbe un bruttissimo colpo per chiunque nutra velleità di classifica. Così come una vittoria lancerebbe un messaggio ben preciso agli avversari, di segno chiaramente opposto. Sarà, in sostanza, anche una guerra di sensazioni.

Ma come stanno veramente i favoriti? Vincenzo Nibali finora ha corso benissimo, sempre nelle prime posizioni, salvo i 4 secondi accusati oggi a Benevento per il ‘buco’ creatosi dopo la caduta di Rein Thaaramae. Difficile che domani lo Squalo attacchi; più probabile, invece, che il siciliano resti a ruota dei migliori o, al limite, provi a forzare l’andatura con l’aiuto della squadra per sgranare il gruppo e mandare qualche rivale in difficoltà. Tra questi andranno seguiti con la lente d’ingrandimento Mikel Landa e Tom Dumoulin. Lo spagnolo ha fatto fatica sullo strappetto conclusivo nella frazione di Benevento, staccandosi dai big e rientrando solo grazie all’aiuto di Nicolas Roche. L’iberico, solitamente, fatica a carburare nei grandi giri, raggiungendo la miglior condizione solo nella terza settimana. Ecco perché Astana ed anche Movistar potrebbero provare a tastare il polso al capitano della Sky. Per quanto riguarda Dumoulin, l’impressione è che l’olandese stia prendendo in giro noi giornalisti: “Sono qui per vincere le tappe a cronometro e non per fare classifica, sulle montagne farò fatica“. Intanto il 25enne veste la maglia rosa e difficilmente, per la forma mostrata, si staccherà su una salita come quella di domani. Nella cronometro del Chianti, inoltre, potrebbe ulteriormente guadagnare terreno sui rivali, anche se il percorso ondulato dovrebbe consentire a Nibali e Valverde di limitare i danni. La sensazione, tuttavia, è che se domenica sera Dumoulin avesse 2 minuti di vantaggio sugli inseguitori, non sarà affatto semplice colmarli in montagna, anche se la squadra del corridore orange (la Giant-Alpecin) non sembra all’altezza della situazione.

La tappa di domani, inoltre, sembra disegnata su misura per Valverde, il vero grande favorito, che tuttavia dovrà guardarsi da Diego Ulissi, in grado di tenere su un’ascesa di questo genere e di giocarsi uno sprint con lo spagnolo. Aspettiamoci, poi, che possano muoversi alcuni out-sider come Domenico Pozzovivo ed Esteban Chaves.

Comunque vada, domani sera il Giro sarà ancora tutto da scrivere. Ma avremo delle indicazioni più chiare su chi potrà realmente vincerlo.

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federico.militello@oasport.it

Foto: Rcs

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