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Nuoto, Trials olimpici Australia: Larkin (52″48) e Seebohm (58″96) volano in semifinale nel dorso

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Altri crono da far tremare i polsi nella seconda giornata dei Trials australiani di nuoto, valevoli per la qualificazione a Rio 2016. Oggi era il giorno di Mitchell Larkin ed Emily Seebohm, compagni di nazionale e fidanzati, che nel loro amato dorso non hanno deluso le attese degli appassionati accorsi al SA Aquatic & Leisure Centre di Adelaide. I due campioni del mondo di Kazan hanno fatto segnare i migliori crono dell’anno sui 100m con Larkin che ha migliorato il crono di 52″85 nuotato al Victoria State Championships di Melbourne, siglando uno strepitoso 52″48, scavalcando l’americano Ryan Murphy(52″57) nella graduatoria citata. Una prestazione eccezionale per il 22enne di Buderim che in finale, potrebbe abbassare ulteriormente il proprio limite e chissà se il record del mondo di Aaron Peirsol (51″94 del 2009) non inizi a tremare. Non è da meno la Seebohm che rafforza la leadership nella classifica stagionale, scendendo al di sotto del muro dei 59″ ottenendo uno straordinario 58″96 che, verosimilmente, la dorsista potrà migliorare nell’ultimo atto. Due tempi che parlano chiaro sulle prospettive a 5 cerchi dei due atleti australiani.

Non solo il dorso ad illuminare la scena della vasca “aussie” ma anche i 100 farfalla e 400 stile libero femminili sono degni di nota. Nella prima specialità Emma McKeon ha fatto registrare il terzo crono della stagione 2016 in 56″89 precedendo in finale Madelin Groves (57″08) e Alicia Coutts (57″27), tempi anch’essi di grandissima qualità. Nella prova del mezzofondo ad impressionare è Jessica Ashwood che con il suo 4’03″71 iscrive il proprio nome nella top 3 mondiale della distanza (secondo crono alle spalle dell’inarrivabile Katie Ledecky autrice di 3’59″54) mettendosi alle spalle Tasmin Cook (4’06″38) e Kiah Melverton (4’10″20). Nell’ultima finale di giornata, vittoria di Jake Packard nei 100 rana in 59″65, unico ad abbattere la barriera del minuto, davanti a Joshua Palmer (1’00″51) e Matthew Wilson (1’00″54).

Nella semifinale dei 200 stile libero maschili, il miglior crono delle semifinali è stato di Thomas Fraser-Holmes in 1’46″71 e saranno della partita domani anche gli accreditati Cameron McEvoy (1’46″83 secondo tempo e primatista stagionale dei 100 stile libero) e Mack Horton (quarto tempo in 1’47″37) che ieri ha stampato un impressionante 3’41″65 miglior prestazione del 2016 nei 400 stile libero. A chiosa da sottolineare l’undicesimo crono di Grant Hackett (1’49″09) che purtroppo per il pluricampione olimpico dei 1500m è valso la mancata qualificazione a Rio 2016: “Non mi sento affatto triste anche se sono sempre deluso quando non ottengo un grande risultato – ha dichiarato Hackett a caldo – sono contento di ciò che ho fatto da quando sono tornato ad allenarmi ad alti livelli. Stamattina mi sono svegliato fiacco, ho fatto fatica ad ogni gara, tranne che alla prima, e non mi sono sentito bene per tutto il giorno. Posso tornare a fare la mia vita normale: ora andrò in piscina soltanto per tenermi in forma, non ho più voglia di tornare a gareggiare. Adoro questo sport, ma è molto stressante e in questo momento non ho bisogno di altro stress nella mia vita”. Un addio all’agonismo anche per un altro campione del mondo del nuoto ovvero Kusuke Kitajima che, giunto quinto nei 200 rana dei Trials giapponesi (2’09″96) ha visto sfumare il sogno della quinta partecipazione ai Giochi, annunciando la fine della sua carriera: “È finita. Sapevo che la mia carriera sarebbe terminata a Rio o qui a Tokyo questa settimana, ma non ho rimpianti”.

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Immagine: pagina fb  Australian Dolphins Swim Team

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