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Sci Alpino, Coppa del Mondo: Hirscher nella leggenda, finale positivo per Gross, gigantisti in crisi

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Non c’è ancora la certezza matematica, ma ormai è come se ci fosse per la conquista della quinta Coppa del Mondo generale consecutiva per Marcel Hirscher. Il campione austriaco diventerebbe il primo della storia a raggiungere un tale traguardo, ponendo le basi per essere proclamato il più forte sciatore di tutti i tempi. 

La consacrazione di un’altra stagione formidabile è arrivata a Kranjska Gora con la doppietta gigante/slalom. Il successo del sabato ha permesso al 27enne austriaco di conquistare ufficialmente la coppetta di gigante, portando a 111 punti il vantaggio sul francese Alexis Pinturault ad una gara dal termine. Ad Hirscher non è riuscito il binomio con quella di slalom, perchè tra i pali stretti il migliore è stato il norvegese Henrik Kristoffersen.

L’infortunio di Svindal certamente ha agevolato il compito all’austriaco e ha privato gli appassionati di un grandissimo duello. Probabilmente alla fine l’avrebbe spuntata ancora Hirscher, capace di andare a punti e di lottare per il podio almeno in quattro specialità, dimostrando una polivalenza che nessun altro sciatore sembra possedere. Marcel ha riscritto ancora una volta la storia dello sci, ma c’è già pronta una nuova pagina bianca per ció che accadrà nella prossima stagione, dove sarà sempre l’uomo da battere.

Passando alle vicende azzurre, il finale di stagione di Stefano Gross è stato molto positivo. Dopo il brillante podio nel parallelo di Stoccolma, disciplina sempre avversa all’Italia, il nativo di Bolzano si è ripetuto nello slalom di Kranjska Gora, chiudendo al terzo posto. Stefano è stato il “primo tra gli umani”, visto che Hirscher e Kristoffersen tra i pali stretti sembrano praticare un altro tipo di sport e sono semplicemente imbattibili. Gross è entrato in forma troppo tardi, ma c’è ancora una gara e dunque un’altra possibilità di salire sul podio per chiudere al meglio una stagione comunque soddisfacente.

Un aggettivo che, invece, non puó essere utilizzato per spiegare il weekend di Kranjska Gora, ma anche tutta la stagione dei gigantisti azzurri. Sulla pista slovena si è assistito alla debacle della squadra italiana, con nessun atleta capace di chiudere tra i primi dieci in due giganti. 

Anno da dimenticare soprattutto per Roberto Nani, che doveva essere la stella e il punto di riferimento in gigante, ma che invece ha clamorosamente fallito, non riuscendo a rispettare le attese riposte da tutto il clan azzurro. Ormai la stagione è volta al termine praticamente e bisogna cominciare a pensare già alla prossima: servirà un lavoro specifico per recuperare un ragazzo di talento, che ha dimostrato di saper lottare con i migliori in gigante, ma che ha perso completamente la propria strada.
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 Foto CATTAGNI

andrea.ziglio@oasport.it

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