Seguici su

Ciclismo

Ciclismo su pista, Mondiali 2016: Viviani comanda l’omnium dopo due prove. Inseguimento donne da record

Pubblicato

il

Continua a piacere l’Italia del ciclismo su pista ai Mondiali di Londra. Elia Viviani, terzo in mattinata nello scratch dell’omnium, dimostra i suoi progressi nell’inseguimento e, nella seconda prova della disciplina completa, conferma la posizione salendo in testa alla classifica generale con 72 punti. Dietro all’azzurro, già qualificato per Rio 2016, c’è il kazako Artyom Zakharov (66), ma il pericolo numero uno sembra il francese Thomas Boudat (64), favorito per la prova a eliminazione prevista per questa sera (diretta su RaiSport 1 dalle 19.50).

Viviani conclude l’inseguimento con il tempo di 4’20”371, battuto soltanto dal colombiano Fernando Gaviria (4’19”0000) quarto nella generale a quota 62 e dal danese Lasse Norman Hansen (4’19”866). Davvero un progresso notevole in quello che era uno dei punti deboli dell’asso veneto che difende il bronzo iridato della passata stagione.

Dopo il record italiano dell’inseguimento maschile a squadre nelle qualificazioni e quello ottenuto da Simone Ganna questa mattina nell’individuale, arriva il terzo primato nazionale sempre grazie all’inseguimento. Lo realizza la formazione femminile composta da Simona Frapporti, Francesca Pattaro, Tatiana Guderzo e Silvia Valsecchi con il crono di 4’26″162. Il precedente record, datato novembre 2014, era di 4’27″164. Con questo risultato le azzurre sfideranno l’Australia nella finale per il quinto posto. Usa-Canada varrà l’oro, Gran Bretagna-Nuova Zelanda il bronzo.

Infine, successo per la russa Anastasiia Voinova nei 500 metri, unica gara con medaglie del pomeriggio inglese. Sul podio anche Wai Sze Lee di Hong Kong e l’olandese Elis Ligtlee. 54.613 la media della neo campionessa mondiale.

 

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Fabio Pizzuto

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *