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Judo: un’Italia ambiziosa per il 2016

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Il judo è uno di quegli sport nel quale, agli inizi del 2016, è ancora tutto da giocare in vista del più importante appuntamento dell’anno, quello dei Giochi Olimpici. Ad oggi, infatti, nessuno può dirsi pienamente certo di prendere parte alla rassegna a cinque cerchi.

Per la nazionale azzurra, come per tutte le altre, l’appuntamento di Rio de Janeiro sarà quello cruciale di tutta la stagione. Ma, per volare in Brasile, sarà fondamentale essere competitivi in tutti i tornei sin da inizio anno, sopratutto per quei judoka che al momento non sono qualificati o rientrano di poco nella zona qualificativa. Un obiettivo né troppo ambizioso né troppo prudente potrebbe essere quello di qualificare almeno otto atleti alla rassegna a cinque cerchi, quattro donne e quattro uomini. Al femminile i pass di Edwige Gwend (63 kg) ed Odette Giuffrida (52 kg) sono oramai quasi acquisiti, mentre sono in piena lotta per la qualificazione Valentina Moscatt (48 kg) ed Assunta Galeone (78 kg), entrambe condizionate da infortuni sul finire del 2015 ma certamente in grado di raggiungere l’obiettivo se troveranno la forma ideale. Tra gli uomini, invece, al momento sarebbero qualificati Elio Verde (66 kg) ed Antonio Ciano (81 kg), mentre sono davvero vicinissimi alla zona che assegna i pass Walter Facente (90 kg) e Domenico Di Guida (100 kg).

Questo naturalmente non significa che non potrebbero esserci qualificati da altre categorie, pensiamo per esempio alla famigerata categoria 73 kg, dove tre azzurri (Andrea RegisMarco Maddaloni ed Enrico Parlati) hanno ancora la possibilità di ottenere il pass, o che altri atleti non potrebbero qualificarsi nelle stesse categorie nominate sopra (come nel caso di Fabio Basile tra i 66 kg), ma in base alle classifiche attuali crediamo che l’obiettivo di otto qualificati sarebbe sufficiente per ritenersi soddisfatti. Come anticipato, tutto questo passerà per delle buone prestazioni nei tornei del circuito mondiale, senza dimenticare i Campionati Europei, che nel 2016 saranno ospitati dalla città russa di Kazan’, e dove l’Italia dovrà quanto meno cercare di difendere il bronzo a squadre ottenuto dalle ragazze a Baku.

Passato lo step della qualificazione, l’obiettivo finale sarà poi quello di confermare l’Italia sul podio olimpico: non dimentichiamo, infatti, che il judo ha sempre contribuito al medagliere azzurro nelle ultime edizioni della rassegna a cinque cerchi a partire da Barcellona 1992, mentre a Seoul 1988, sebbene non vi furono medaglie ufficiali, salì sul podio Alessandra Giungi in quella che era il torneo dimostrativo di judo femminile. Considerando anche questo risultato, bisogna tornare addirittura al 1972 per trovare dei Giochi Olimpici senza medaglie italiane nel judo. Per Rio 2016, dunque, il target minimo sarà quello di conquistare almeno una medaglia, un risultato comunque non da poco, anche perché, a livello individuale, in questo quadriennio, l’Italia non ha ottenuto medaglie né ai Mondiali né agli Europei. Naturalmente Giuffrida e Gwend sono le indiziate principali per raggiungere l’obiettivo, ma la storia olimpica ci insegna che, una volta qualificati, tutti gli atleti possono riservare sorprese.

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Immagine: IJF

giulio.chinappi@oasport.it

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