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Judo, Grand Slam Tokyo 2015: Trajdos e Tchrikishvili interrompono il trionfo giapponese

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La seconda giornata del Grand Slam di Tokyo, ultimo appuntamento del calendario internazionale per il 2015, ha assegnato le medaglie di quattro categorie di peso: 73 kg ed 81 kg per gli uomini, 63 kg e 70 kg per le donne. Come nella prima giornata, dove hanno conquistato cinque medaglie d’oro, i padroni di casa giapponesi hanno ottenuto ottimi risultati, ma questa volta anche la concorrenza internazionale si è fatta sentire sottraendo ai nipponici i primi due titoli.

Gli appassionati italiani attendendavo con ansia soprattutto la categoria 63 kg, dove Edwige Gwend si presentava con l’intento di difendere la medaglia d’argento vinta un anno fa. L’azzurra, però, si è fermata al secondo incontro, superata dalla russa Ekaterina Valkova, costretta ad alzare bandiera bianca su un osaekomi a causa di un infortunio al ginocchio di entità imprecisata. In precedenza, Gwend si era sbarazzata facilmente dell’ungherese Franciska Szabó, mettendo a segno due yuko e poi chiudendo la pratica per ippon. La vittoria è andata alla tedesca Martyna Trajdos, campionessa europea in carica, che si è imposta per ippon sulla slovena Tina Trstenjak. Quest’ultima, campionessa mondiale e vincitrice a Tokyo lo scorso anno, era riuscita a mettere a segno uno yuko, ma non le è bastato per confermarsi sul gradino più alto del podio. Valkova, in giornata di grazia, ha raggiunto alla fine il bronzo assieme alla padrona di casa Miku Tashiro.

L’altro azzurro impegnato quest’oggi era Antonio Ciano, rappresentante della categoria 81 kg, eliminato però sin dal primo turno per mano dello spagnolo Adrián Nacimiento Lorenzo per via di una penalità di troppo. Il primo posto, come da pronostico, è stato conquistato dal georgiano Avtandili Tchrikishvili, che non a caso partiva come numero uno del seeding. Il rappresentante della repubblica caucasica, tre volte campione europeo, ha sconfitto grazie a due shido il sudcoreano Lee Seung-Su, mentre in terza posizione si sono classificati l’idolo localen Takanori Nagase, campione mondiale in carica, e l’altro sudcoreano Wang Ki-Chun. Tchrikishvili si risolleva così da una stagione che, a parte la vittoria continentale, lo ha visto spesso al di sotto delle attese.

Numero quattro del tabellone della categoria 73 kg, il giapponese Hiroyuki Akimoto ha regalato il primo titolo di questa giornata alla formazione di casa. Il ventinovenne, che fu campione mondiale nel 2010, sta ritrovando la forma dei tempi migliori, dopo aver già trionfato al Grand Slam di Parigi. In finale, Akimoto ha battuto per waza-ari il sudcoreano An Chang-Rim, grande protagonista con la vittoria casalinga di Jeju e medagliato ai Mondiali di Astana. L’Europa ha comunque conquistato due medaglie, grazie ai bronzi del georgiano Nugzari Tatalashvili, vicecampione continentale in carica, e del russo Musa Mogushkov.

L’apoteosi nipponica è però arrivata nella categoria 70 kg, dove la finale ha visto confrontarsi due rappresentanti del Sol Levante. A conquistare il gradino più alto del podio è stata la ventiduenne Chizuru Arai, reduce dal terzo posto del Grand Slam di Abu Dhabi, che si è imposta sulla connazionale Yoko Ono per hansoku-make al quarto shido. Unica semifinalista non giapponese, la brasiliana Maria Portela ha ottenuto un meritato bronzo, terminando terza assieme all’olandese naturalizzata israeliana Linda Bolder. Niente da fare, invece, per Erina Ike, quinta dopo aver eliminato la numero uno del tabellone Laura Vargas-Koch (Germania).

L’ultima giornata della competizione nipponica vedrà all’opera i judoka delle categorie di peso più elevate: 90 kg, 100 kg e +100 kg per gli uomini, 78 kg e +78 kg per le donne. L’Italia giocherà le sue ultime carte nelle persone di Walter Facente (90 kg) e Domenico Di Guida (100 kg).

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Immagine: IJF

giulio.chinappi@oasport.it

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