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Judo, Grand Prix Jeju 2015: Riner batte Kim come a Qingdao

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Si è concluso quest’oggi il Grand Prix di Jeju 2015, prova sudcoreana del calendario internazionale, che ha visto protagoniste le categorie di peso più elevate: tre al maschile (90 kg, 100 kg, +100 kg) e due al femminile (78 kg e +78 kg).

Come in ogni torneo al quale prende parte, l’atleta più atteso era naturalmente il padrone della categoria dei pesi massimi, il francese Teddy Riner, otto volte campione mondiale e campione olimpico in carica dei +100 kg. L’atleta di Guadalupa ha sconfitto in finale il padrone di casa Kim Sung-Min, proprio come accaduto sei giorni fa nel Grand Prix cinese di Qingdao. Riner ha impiegato poco più di un minuto e mezzo a battere Kim, atleta che ha sfidato ben otto volte in carriera, sempre con esito positivo. In precedenza aveva sconfitto per ippon l’islandese Thormodur Jónsson, il messicano José Cuevas e l’olandese Roy Meyer, unico a tentare di metterlo in difficoltà prima di subire due yuko ed il definitivo ippon. Meyer si sarebbe poi classificato in terza posizione assieme al russo Andrey Volkov.

Il programma delle finali era stato aperto dalla categoria 90 kg, dove il campione mondiale in carica Gwak Dong-Han ha potuto conquistare la medaglia d’oro davanti al pubblico di casa. Il ventitreenne sudcoreano, dopo il settimo posto del Grand Prix di Tashkent, ha ottenuto la sua prima vittoria con il dorsale rosso, infliggendo uno yuko ed un waza-ari al francese Axel Clerget, che a ventotto anni ha ottenuto uno dei risultati più importanti della sua carriera, superando, nel suo percorso, anche l’ungherese Krisztián Tóth. Le medaglie di bronzo della categoria sono andate al greco Ilias Iliadis ed al russo Kirill Denisov.

Prima della medaglia d’oro di Riner, la Francia aveva già ottenuto un trionfo nella categoria 78 kg femminile, dove si è imposta Audrey Tcheuméo. Reduce dall’argento vinto al Grand Prix di Qingdao sei giorni fa, la venticinquenne ha raggiunto la finale ed ha poi approfittato del forfait della campionessa olimpica Kayla Harrison per ottenere la vittoria. La statunitense, infatti, ha subito una dislocazione della spalla ad inizio torneo, ma è comunque riuscita ad arrivare fino alla finale, prima di essere costretta a rinunciare. Sul podio sono salite anche la giapponese Rika Takayama e la britannica Gemma Gibbons.

Vincitore di questo stesso torneo lo scorso anno, Cho Gu-Ham si è confermato sul gradino più alto del podio della categoria 100 kg, regalando un nuovo successo alla Corea del Sud padrona di casa. Il ventitreenne, vincitore anche delle Universiadi di Gwangju, sempre di fronte al proprio pubblico, ha vinto la finale per ippon sul cubano José Armenteros, finalista mondiale nel 2014. Le medaglie di bronzo sono invece andate al collo del russo Tagir Khaibulaev e dell’azero Cho, accreditato della testa di serie numero uno. Il campano Vincenzo D’Arco ha ottenuto un successo per ippon al primo turno contro Hong Yi-Chih, ma ha poi visto il suo percorso fermarsi contro Armenteros (ippon).

Per quanto riguarda la categoria femminile più elevata, la +78 kg, la giovane giapponese Sarah Asahina ha confermato le sue ottime qualità, andando ad ottenere il suo successo più importante dopo le recenti vittorie alle Universiadi ed alla Kodokan Cup. La diciannovenne ha sconfitto per ippon la turca Belkız Zehra Kaya, una delle judoka più esperte della categoria, dopo aver già messo a segno uno yuko nella parte iniziale dell’incontro. La formazione di casa ha ottenuto il bronzo grazie a Kim Min-Jeong, terza classificata assieme all’ucraina Iryna Kindzerska. Un’altra sudcoreana, Kim Ji-Youn, aveva eliminato per ippon l’azzurra Elisa Marchiò.

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Immagine: IJF

giulio.chinappi@oasport.it

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