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Judo, Edwige Gwend, la Tigre dell’Asia. Trionfo azzurro del Grand Prix di Tashkent

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Arriva una formidabile vittoria azzurra nella seconda giornata del Grand Prix di judo in corso di svolgimento a Tashkent, in Uzbekistan. Edwige Gwend è salita sul gradino più alto del podio dei -63 kg al termine di un cammino esaltante. La numero nove del mondo torna dunque a trionfare in una tappa del Grand Prix dopo oltre un anno e mezzo (l’ultima ed unica affermazione risaliva al 22 marzo 2014 a Tbilisi).

Nel primo incontro con la portoghese Ana Cachola, l’italo-camerunense piazzava prima un wazari e poi l’ippon decisivo dopo 2’30”. Ai quarti la judoka del Bel Paese si ritrovava davanti la spagnola Isabel Puche. L’azzurra metteva pressione all’iberica, cui venivano assegnati tre shido, prima del definitivo ippon a 54 secondi dal termine.

Molto più complessa la semifinale con la britannica Alice Schlesinger, n.12 del ranking mondiale. Con uno shido per parte, le due contendenti andavano al golden score, dove era Gwend a mettere a segno lo yuko della vittoria. Al cardiopalma anche l’atto conclusivo con l’austriaca Hilde Drexler (n.17): l’italiana difendeva strenuamente uno shido di vantaggio, conquistando una delle vittorie più importanti della carriera.

Sebbene alla competizione non abbiano preso parte le migliori interpreti della categoria come la slovena Tina Trstenjak e la francese Clarisse Agbegnenou, Gwend ha colto comunque un successo prestigioso in una stagione in cui ha raggiunto quella solidità necessaria per mantenersi con costanza nella top10 planetaria.

Settimo posto finale nei -70 kg per Giulia Cantoni, stoppata ai quarti di finale dalla polacca Katarzyna Klys e poi nel primo turno di ripescaggio dalla cinese Chao Zhou. L’azzurra ha comunque conquistato qualche punticino prezioso nella difficile rincorsa alla qualificazione olimpica. Successo finale per la sudcoreana Seongyeon Kim: decisivo uno yuko alla georgiana (olandese di nascita) Esther Stam.

Poca strada per gli azzurri nei tabelloni maschili. Nei -73 kg Enrico Parlati si è fermato ai sedicesimi con il nordcoreano Kuk Hyon Hong, mentre Marco Maddaloni, dopo aver prevalso sul kazako Dastan Ykybayev, ha ceduto il passo all’emiratino Victor Scvortov. In questa categoria l’Italia resta distante dalla qualificazione a Rio 2016. I tifosi locali hanno gioito per la vittoria dell’idolo di casa Mirali Sharipov.

Superato per ippon l’uruguaiano Alain Aprahamian, Antonio Ciano è stato eliminato agli ottavi dei -81 kg dal lettone Konstantins Ovchinnikovs: il baltico ha firmato un ippon dopo appena 42 secondi. Niente da fare neppure per Massimiliano Carollo, out al primo turno con il futuro vincitore degli Emirati Arabi Uniti Sergiu Toma.

I podi di oggi

– 63 kg: 1) Edwige Gwend (Italia) 2) Hilde Drexler (Austria) 3) Franciska Szabo (Ungheria) 3) Busra Katipoglu (Turchia)

– 70 kg: 1) Seongyeon Kim (Corea del Sud) 2) Esther Stam (Georgia) 3) Katarzyna Klys (Polonia) 3) Chao Zhou (Cina)

– 73 kg: 1) Mirali Sharipov (Uzbekistan) 2) Nuno Saraiva (Portogallo) 3) Giyosjon Boboyev (Uzbekistan) 3) Kuk Hyon Hong (Corea del Nord)

– 81 kg: 1) Sergiu Toma (Emirati Arabi Uniti) 2) Ivan Vorobev (Russia) 3) Laszlo Csoknyai (Ungheria) 3) Aziz Kalkamanuly (Kazakistan)

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Foto: IJF

federico.militello@oasport.it

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