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Ginnastica, Mondiali 2015 – Italia: cosa toglie l’infortunio di Rizzelli? Tra un dty e un 6.0, Nazionale da “ridisegnare”

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Prima gli auguri di pronta guarigione a Martina Rizzelli (che verrà operata domani mattina, clicca qui per scoprire cosa le è successo) ma è naturale che l’Italia della ginnastica artistica debba continuare a pensare ai Mondiali ormai davvero dietro l’angolo (Glasgow, 23 ottobre – 1° novembre).

Mancano solo 16 giorni al turno di qualificazione della rassegna iridata, la gara degli ultimi tre anni per la nostra Nazionale, quella dove tutto dovrà filare liscio perché in palio ci sono i pass per le Olimpiadi 2016.

 

Il crac al piede della comasca ha tolto un elemento fondamentale per la nostra squadra e i motivi sono chiari:

  • Era una delle tre ragazze in possesso del doppio avvitamento al volteggio. È chiaro che senza di lei si andranno a perdere decimi fondamentali, scordiamoci il 5.8 di D Score e mezzo punto parte subito. Bisognerà trovare un salto pulito e ben eseguito ma tutto il circuito sa che l’Italia alla tavola si affidava ciecamente al trio brixiano Ferrari/Fasana/Rizzelli (e la condizione di Vanessa è ancora da valutare)
  • Campionessa Italiana alle parallele asimmetriche, dotata di uno degli esercizi più complessi del nostro movimento (6.0 di D Score, difficoltà al momento in mano solo a Enus Mariani). Perdiamo una delle performance che più ci avrebbe avvantaggiato nell’attrezzo a noi meno ostico. Bisognerà andare a recuperare un quarto esercizio in una squadra che complessivamente poco ama gli staggi: non sarà facilissimo
  • Il suo corpo libero era sicuro e importante in un contesto di squadra. Certo la nostra Nazionale in quell’attrezzo è inferiore solo agli USA (come dimostrato a Nanning 2014).

 

La Novara Cup in programma sabato sarà importante per definire una nuova strategia di salita all’attrezzo e “ridisegnare” la nostra Nazionale e i quintetti impegnati in ogni specialità. Sostituire un dty e un esercizio da 6.0 non è una missione da tutti i giorni. Bisognerà anche compattare nuovamente il gruppo attorno alla missione olimpica, valutare le condizioni di Vanessa Ferrari e sperare in una nuova magia azzurra.

 

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