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Doping, imbarazzo Italia: più della metà degli ‘infrequentabili’ per la Wada sono azzurri
La Wada ha pubblicato nella giornata di ieri una lista di 114 nomi di personaggi legati al mondo dello sport squalificati (a vita o a tempo determinato) per aver favorito la diffusione di pratiche dopanti, allo scopo di proibire contatti tra gli ‘infrequentabili‘ e gli atleti. Per questi ultimi, infatti, scatterebbe l’immediata squalifica (un anno inizialmente, due per la recidività) se dovessero essere provati dei rapporti lavorativi con uno dei nomi presenti nella Prohibited Association List. Per l’Agenzia mondiale antidoping, di fatto, equivarrebbero a doping vero e proprio.
A saltare all’occhio, tuttavia, è la schiacciante maggioranza di professionisti italiani inclusi nella lista, addirittura oltre la metà del totale: ben 61 su 114 tra medici, farmacisti, allenatori, massaggiatori e atleti ritiratisi dall’attività agonistica (presente, ça va sans dire, Michele Ferrari). Un dominio netto, clamoroso e scottante, se si pensa che la seconda nazione con il numero più elevato di personaggi implicati è la Russia, staccatissima con sette.
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daniele.pansardi@oasport.it
