Pallavolo
Volley, Dragan Travica e tante domande: occasione per eliminarlo? Meritava la telefonata? E il Mondiale?
Dragan Travica ha parlato. Ma non ha detto tutto. Sono sostanzialmente le due grandi notizie della pagina di diario scritta dall’ex capitano della Nazionale Italiana di volley maschile, pubblicata ieri sul suo blog e diffusasi rapidamente (clicca qui per leggerlo).
La spiegazione di quanto fosse successo a Rio era attesa da tutti da settimane. Il palleggiatore aveva detto più volte che avrebbe parlato a tempo debito, ha pensato a lungo e così ha fatto. La cronistoria della notte brava, tra una semplice cenetta in un ristorante italiano e un’innocua Caipirinha, ha delineato il quadro della situazione. In sottofondo il messaggio telefonico di Mauro Berruto: “Rientrate per le 23.30”.
Lì è nato tutto. Ma ci sono diversi punti che non tornano in questa vicenda…
- Il Drago dice di non essere stato chiamato dopo l’esclusione e nemmeno prima delle convocazioni per il raduno che si sta svolgendo a Cavalese. Il nulla cosmico. Qualunque cosa abbia fatto meritava almeno una telefonata, non dimenticando che in precedenza ci aveva messo spesso la faccia
- Qualcuno ha fatto la spia, come scrive lo stesso giocatore. Non tiriamo in mezzo il noto proverbio ma fare la spia su un’uscita notturna è tutto tranne che corretto e leale. Il palleggiatore parla di membri dello staff tecnico. I nomi non sono poi molti e qualche voce maliziosa ha già iniziato a fare illazioni…
- Era l’occasione buona per farlo fuori. Travica non stava giocando bene (anzi…), il clima era freddo e agitato all’interno dello spogliatoio, molti imputavano le colpe a lui già durante il fallimentare Mondiale. Palla presa al balzo: escluso un uomo che tecnicamente stava dando poco (e per questo parla il campo) e che poteva rendere difficile l’ambiente
- Dunque il CT era stato molto chiaro e c’è stata una chiara volontà di disobbedire a chi in quel momento guidava la nostra spedizione. Le regole si rispettano, senza se e senza ma: si poteva comunque rispondere al coach spiegando la situazione. La fuga non è mai una soluzione (nemmeno se sei in carcere…)
- La cacciata e l’esclusione ancora attuale sono una pena eccessiva? Beh ma ai piani alti parlano di esclusione tecnica… Zaytsev e Sabbi sono presenti. Su questo, forse, non avremo mai risposte
- Travica ha spiegato quanto successo quella notte ma ha saltato due punti fondamentali: cosa è successo al Mondiale e quali erano i motivi dei rapporti così distaccati tra giocatori e direzione tecnica. Oppure anche questo andrà discusso solo privatamente? Certo che i sostenitori della Nazionale vorrebbero comprendere perché gli azzurri hanno fatto una figura barbina in Polonia e stanno letteralmente annaspando negli ultimi mesi (salvo imprese sporadiche su Brasile e Serbia)
Ora chiudiamo davvero la pagina della Cacciata dei 4, Travica rimarrà fuori dalla Nazionale quasi sicuramente per un anno e l’Italia dovrà concentrarsi esclusivamente sulla sua rinascita: c’è una Coppa del Mondo da giocare per volare alle Olimpiadi!
(foto FIVB)
