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Equitazione: Wathelet vince nel Global Champions Tour, tanti podi italiani

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Il trentaquattrenne belga Gregory Wathelet si è aggiudicato quest’oggi la gara valida per il Global Champions Tour 2015 in occasione del CSI cinque stelle di Chantilly. Sul percorso francese, Wathelet ha realizzato tre netti in sella a Conrad de Hus, terminando il barrage decisivo con un crono di 36″55 ed ottenendo così la sua seconda vittoria in carriera nel circuito, dopo quella di Cannes nel 2007. Unico a non sbagliare su nessun ostacolo, Wathelet ha preceduto il marocchino Abdelkebir Ouaddar su Quickly de Kreisker (4 / 36″88) e l’amazzone di casa Pénélope Leprevost su Vagabond de la Pomme (4 / 37″31).

In assenza della leader della classifica generale, la portoghese Luciana Diniz, il britannico Scott Brash ha approfittato del suo ottavo posto odierno per portarsi a soli tre punti dal primo posto, mentre in terza piazza troviamo il tedesco Christian Ahlmann.

CLASSIFICA GLOBAL CHAMPIONS TOUR 2015
1. Luciana Diniz POR 246
2. Scott Brash GBR 243
3. Christian Ahlmann GER 172
4. Sheikh Ali Bin Khalid Al Thani QAT 169
5. Rolf-Göran Bengtsson SWE 158
6. Bertram Allen IRL 134
7. Pius Schwizer SUI 133
8. Simon Delestre FRA 128
9. John Whitaker GBR 118
10. Constant Van Paesschen BEL 116

39. Emanuele Gaudiano ITA 56
54. Luca Maria Moneta ITA 28

In precedenza, una prova contro il tempo aveva visto il successo della statunitense Jessica Springsteen su Davendy S (54″38) proprio davanti a Wathelet, questa volta in versione Riesling du Monselet (56″23) ed all’irlandese Cian O’Connor su Be Gentel (56″28). Luca Maria Moneta ha invece chiuso ai piedi del podio in sella a Bonheur S (57″71).

L’Italia ha invece ottenuto diversi podi al CSIO tre stelle di Budapest, in Ungheria. Quello più importante è arrivato nel Big Tour, con Paolo Paini che ha chiuso terzo in sella a Ottava Meraviglia di Ca’ San G (47″88) nella gara vinta dall’austriaco Gerfried Puck su Bionda 33 (44″87) davanti al connazionale Max Kühner su Celito Lindo 2 (45″70). Da segnalare anche la sesta posizione di Massimo Grossato con Eh Bombay (4 / 46″33).

Nel Medium Tour, invece, la vittoria ha sorriso al greco Aggelos Touloupis su Quirio de Berlandois (60″32), ma alle sue spalle si sono classificati Massimiliano Ferrario, secondo su Amicella P (62″67), Giovanni Lucchetti, terzo su Brian (63″36) ed ancora Paolo Paini, questa volta quarto con Clodia CSG (63″68). Nella top ten troviamo anche Massimo Grossato, nuovamente sesto con Carusa (64″06).

Infine, l’ultimo podio azzurro è stato conquistato dalla campionessa Giulia Martinengo Marquet al CSIO cinque stelle di Mannheim, in Germania. In sella a Randon Pleasure, Martinengo ha vinto la gara a tempo con ostacoli posti a 145 cm in 58″64, battendo il cavaliere locale Felix Haßmann su Cayenne WZ (58″74) e l’irlandese Shane Breen su Reconnaissance (59″23). Successivamente l’Italia si classificate sesta in Nations Cup, con la formazione composta da Giulia Martinengo su Fixdesign Funke van’t Heike, Lorenzo De Luca su Erko Van’t Roosakker, Juan Carlos Garcia su Gitano v Berkenbroeck e Piergiorgio Bucci su Casallo Z. L’Italia ha ottenuto ventisei penalità, mentre al primo posto hanno chiuso gli Stati Uniti davanti a Belgio e Germania.

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Immagine: Gregory Wathelet (pagina Facebook)

giulio.chinappi@oasport.it

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