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Ciclismo

Giro d’Italia 2015: i velocisti. Gli azzurri sfidano Greipel e Boonen

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Per tanti sarà un esame di maturità, nel tentativo di conquistare il primo, prestigiosissimo successo in una grande corsa a tappe dopo anni di apprendistato e vittorie comunque molto importanti. Per altri, l’occasione sarà propizia per confermarsi tra i migliori velocisti del pianeta, nonostante le assenze dei vari Cavendish, Kittel, Bouhanni, Démare e Degenkolb.

Alla seconda categoria appartengono senz’altro André Greipel e Tom Boonen. Il Gorilla di Rostock è già andato a segno tre volte in stagione e alla corsa rosa ha già saputo vincere due volte; dovessimo ipotizzare una griglia di partenza, ci sarebbe il tedesco della Lotto in pole position. Tom Boonen si troverebbe al suo fianco col beneficio del dubbio: nulla da dire sulla straordinaria carriera di uno dei più grandi campioni del XXI secolo, ma la lussazione alla spalla primaverile gli ha impedito di gareggiare nelle amate classiche e dunque si presenta allo start della Liguria senza troppi punti di riferimento. Né si può trascurare Michael Matthews, corridore esplosivo come pochi con al suo fianco la corazzata Orica: sicuramente, il canguro sarà tra i protagonisti assoluti di tutte le frazioni dedicate ai velocisti, con la leggerezza di chi in stagione si è già sbloccato tra Parigi-Nizza e Giro dei Paesi Baschi.

Nel mezzo tra le due categorie, lo sloveno Luka Mezgec, l’anno scorso vincitore a Trieste, e l’eterno Alessandro Petacchi, che nonostante i 41 anni guiderà la promettente Southeast nella quale potrebbe alternarsi con Manuel Belletti, un altro già capace di vincere sulle strade del Giro, seppur nel lontano 2010.

Esami di maturità, invece, per quasi tutta la pattuglia azzurra. Perché Elia Viviani ha sinora vinto tanto e bene, senza trascurare le medaglie collezionate nei velodromi, ma gli manca ancora la zampata in un grande giro; forse, il trasferimento in Sky potrebbe davvero averlo aiutato in tal senso. E Giacomo Nizzolo quella zampata l’ha sfiorata almeno cinque volte dodici mesi fa e in un altro paio di circostanze nel 2013: la vittoria più bella è nell’aria, come lo potrebbe essere anche per Sacha Modolo, un altro che, in maniera similare a Viviani, vince da anni senza però aver ancora centrato un successo nelle più importanti corse a tappe (nel caso, in Lampre c’è anche Roberto Ferrari).

Completano la pattuglia degli sprinter il molisano Davide Appollonio (Androni Giocattoli) e il bresciano Nicola Ruffoni (Bardiani-Csf), molto pimpante in Turchia. Non trascuriamo nemmeno Grega Bole (CCC) e la veloce accoppiata composta da Heinrich Haussler e Matteo Pelucchi (Iam): il venticinquenne brianzolo in stagione ha già battuto Greipel…..

foto: Angelo Giangregorio

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marco.regazzoni@oasport.it

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