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Ginnastica, Europei 2015 – Fasana, nuovo amaro quarto posto. Italia zero medaglie, trionfo Afanaseva

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Non arriva la medaglia tanto attesa. L’Italia torna a casa a mani vuote, senza allori al femminile. Gli Europei 2015 di ginnastica artistica si chiudono senza podi in rosa (come nel 2013, giusto per citare l’ultima volta) e le nostre Nazionali si aggrappano al bronzo di Alberto Busnari (ieri al cavallo con maniglie).

Erika Fasana non riesce nell’impresa. Da vera Aquila vola all’amato corpo libero, ma manca quel qualcosa per poter azzannare la medaglia. La comasca realizza 14.300: esibisce il Chusovitina in seconda (passo avanti in atterraggio) e Tsukahara avvitato in prima, ma le difficoltà si fermano a 6.0 a differenza del 6.2 della Finale all-around. I due decimi mancanti sono da cercare nella parte artistica. Un vero peccato.

In qualifica 14.000 (sempre con 6.0 di nota di partenza, tre decimi di penalità per uscita di pedana), nella finale del generale 14.500 (6.2 la nota di partenza), oggi 14.300 (6.0). Insomma è stata in linea con i precedenti della settimana. Serviva l’esercizio di venerdì per attaccare il podio. Un vero peccato.

Ancora un quarto posto, altrettanto amaro come quello del concorso generale, ancora a pochi centesimi dalla gloria: erano stati 15 venerdì, oggi sono 16. Il tanto agognato bronzo non sbarca in Italia e finisce in Svizzera, ancora per merito di Giulia Steingruber (14.466) che replica così il risultato di Sòfia 2014.

 

Lo scorso anno trionfò una strepitosa Vanessa Ferrari insieme a Larisa Iordache. Al duo italo-rumeno succede una spettacolare Kseniia Afanaseva che ritorna sul trono d’Europa dopo due anni dall’impresa di Mosca 2013. La Campionessa del Mondo 2011 sbaraglia la concorrenza con un esagerato 14.733: ultima a salire sull’attrezzo, piazza un 6.3 di difficoltà e chiude la concorrenza, spegnendo i sogni italiani e quelli di Claudia Fragapane. Il giusto premio per Kseniia, ritornata effettivamente in gara dopo un paio di stagioni difficili per problemi fisici e operazioni.

La britannica comandava infatti in virtù di un eccezionale 14.633 (6.0), ma l’estrema pulizia della russa e la magnifica eleganza hanno riportato il titolo in Russia. Il team dei coniugi Rodionenko chiude la rassegna con addirittura tre ori di specialità al femminile (sfugge solo la trave per colpa di Maria Kharenkova) e vince agevolmente il medagliere generale.

Quinta la polacca Marta Pihan-Kulesza (14.233), sesta la britannica Amy Tinkler (14.000), settima la russa Maria Kharenkova (13.933), ottava la rumena Andreea Munteanu (13.866) fresca Campionessa d’Europa alla trave.

 

Alla sbarra successo del croato Marijo Moznik (14.833), argento al britannico Sam Oldham (14.766), bronzo al greco Maras (14.666). Caduta per il favorito svizzero Pablo Braegger (ottavo, 12.433).

 

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