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Volley, Coppa Italia – Le pagelle: Trento, che cuore! Sabbi, senza dolore; Vettori c’è

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Ieri si sono giocati i quarti di finale della Coppa Italia di volley maschile (clicca qui per cronaca, risultati e tabellone). Di seguito le nostre consuete pagelle.

 

CUORE DI TRENTO: 10. Una squadra infinita, indomita, incapace di arrendersi, superlativa nello scacciare la grande paura. Sotto 0-2 e 14-18 sembrava ormai essere calato il sipario, quando i ragazzi di Stoytchev hanno deciso di piazzare il rimontone vincente.

Esce uno spento Nemec, entra Nelli e i big si scatenano: Lanza guida la riscossa (30 punti, 60% in fase offensiva), Kaziyski trova degli attacchi surreali e piazza 27 segnature (52%), Massimo Colaci si esibisce in recuperi fantastici. Trento annulla quatto match-point in un terzo set infinito e spettacolare, ne annulla un altro sul 14-15 del tie-break e poi chiude con Zygadlo, eccellente condottiero in cabina di regia. Sesta semifinale consecutiva per la Diatec, che nel weekend andrà alla caccia dell’ennesimo trofeo.

 

GIULIO SABBI: 9. Non doveva giocare, l’infortunio patito alla caviglia durante la sfida a Verona sembrava averlo estromesso dai giochi. L’opposto azzurro, invece, recupera all’ultimo minuto e gioca una sontuosa partita, contro il dolore e contro tutto. Con 14 punti e il 59% in attacco trascina Macerata verso la vittoria su Latina a cui contribuisce attivamente un super SIMONE PARODI (voto: 9) che ha giocato una delle migliori partite stagionali: 15 punti, 61% in attacco, 48% di ricezione positiva, 4 muri.

I Campioni d’Italia provano a uscire così da un momento difficile (tre sconfitte nelle ultime quattro partite), salutando definitivamente il mitico Fontescodella, tana di 25 anni di successi. Teoricamente ci si trasferirà tutti a Civitanova già per la sfida di Champions League contro il Fenerbahce: staremo a vedere se sarà la volta buona…

 

THOMAS BERETTA e ALEKSANDAR ATANASIJEVIC: 8,5. Il centrale azzurro è stato granitico e perfetto! Ha fermato sul nascere ogni velleità di Verona, ha giganteggiato sottorete (4 punti) e in attacco è stato assolutamente vertiginoso: il suo 100% in fase offensiva (6 su 6) rimarrà a lungo nelle statistiche.

L’opposto serbo è il solito imprescindibile bomber di Perugia, trascinata con 19 punti (4 aces, determinanti per svoltare nel secondo set). La Sir Safety vola alla Final Four per la terza volta consecutiva e proverà a ripercorre il cammino che nel 2014 l’ha portata a giocarsi il titolo contro Piacenza.

BRUNINHO e LUCA VETTORI: 8. Che sia finalmente nata la tanto difficile intesa? Nelle ultime partite il palleggiatore brasiliano ha iniziato a chiamare sempre più in causa l’opposto azzurro, lasciato troppo in disparte durante il girone d’andata. Bruninho perfetto in cabina di regia, Luca guida Modena verso il successo nel derby contro Ravenna segnando 14 punti (59% in attacco) e brillando in alcuni momenti caldi del primo e terzo parziale. Vettori è stato premiato anche come MVP, noi abbiamo evidenziato la diagonale come tema calda, ma non va dimenticato l’ottimo Nemanja Petric (14 punti, 81% in fase offensiva).

 

GUIZZO MANCANTE: 5. Quel quid che Piacenza non è riuscita a concretizzare per sbancare il PalaTrento. Zlatanov e compagni giocano una partita sontuosa, sono a un passo dall’impresa che sfuma proprio sul più bello: sopra 2-0 e 18-14, non riescono a sfruttare i quattro match-point che si ritrovano nell’infinito finale del terzo set e mancano anche il punto del ko nel tie-break. Tanti applausi per i detentori del trofeo, ma che peccato!

MITIJA GASPARINI e SAM DEROO: 4,5. Spariscono dal campo, concretizzano rispettivamente dei miseri 15% e 19% in attacco, non riescono a supportare Verona in una delle partite più importanti di questa prima parte di stagione. Si prendono in faccia quattro stampatone a testa: l’opposto viene sostituito durante il secondo set da un positivo Bellei, il belga rimane in campo anche nel terzo set faticando in ricezione.

TINE URNAUT e SIMON VAN DE VOORDE: 5. Per Latina era già difficile espugnare nuovamente il Fontescodella, dopo l’impresa realizzata di recente in campionato. Se poi i due uomini di franchigia deludono… Lo schiacciatore realizza solo 8 punti, fermandosi a un modesto 26% in attacco; il centrale non riesce a essere incisivo come sua abitudine a muro e in attacco non concretizza nulla. Non basta uno strepitoso Sasha Starovic (26 punti) per tenere a galla i laziali.

 

(foto Legavolley)

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