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Sci di fondo

Tour de Ski 2015: in Val Mustair è il momento di Federico Pellegrino

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Dopo la splendida prestazione nell’inseguimento, l’attenzione mediatIca è stata tutta – giustamente – per Francesco De Fabiani e Dietmar Noeckler, autori di una tappa quasi d’altri tempi per la squadra azzurra, conclusa rispettivamente al settimo e al decimo posto e con il primo e il secondo miglior tempo di giornata. Tra i meandri della gundersen, però, ai più potrebbe essere sfuggito un altro piazzamento degno di nota in casa Italia (oltre a Clara, s’intende). Comprensibile, d’altronde le sue competenze riguardano ben altro, eppure Federico Pellegrino è andato oltre le aspettative in una gara di 10km e oltretutto in classico, rimontando dalla 55esima alla 32esima posizione e lanciando un chiaro segnale in vista della sprint: il valdostano vuole il bis.

Il Tour de Ski, infatti, vivrà domani l’unico momento dedicato alla velocità in Val Müstair, con una sprint in tecnica libera potenzialmente anche decisiva per la classifica generale, a cui l’Italia può sorprendentemente guardare con De Fabiani, certo, ma che con un’occasione del genere passa forse momentaneamente in secondo piano. Negli occhi di tifosi ed appassionati, di fatto, c’è ancora la strepitosa vittoria di Pellegrino a Davos e tutti – Chicco compreso – sono consapevoli che la doppietta è tutt’altro che un’utopia. Anzi, il poliziotto di Nus si presenta ai blocchi di partenza come uno dei grandi favoriti, vista anche l’assenza di diversi pericolosi concorrenti, a partire dai primi tre della classifica di specialità: Finn Haagen Krogh, Alexey Petukhov e Eirik Brandsdal. La forma fisica è dalla sua parte, la cabala anche, dato il 2° posto del 2013 (alle spalle proprio di Krogh…). E il morale è inevitabilmente alto, molto alto.

Nonostante tutto, non potrà essere una passeggiata e non lo sarà. Da fronteggiare ci sarà un Petter Northug affamato di vittorie e, se in palla, difficilmente contenibile; un Calle Halfvarsson desideroso di spezzare il tabù che vuole sempre al fianco dei vincitori o ai piedi del podio fin qui; un Dario Cologna a caccia di riscatto dopo la beffa dell’inseguimento e galvanizzato dal pubblico di casa; un Emil Joensson forse non al top, ma pur sempre lo sprinter più vincente (insieme ad Hattestad); un Alex Harvey sempre competitivo al Tour così come Marcus Hellner e Maxim Vylegzhanin, senza dimenticare che Martin Johnsrud Sundby potrebbe trovare la giusta quadratura del cerchio anche nella sprint. Tutti, però, dovranno vedersela soprattutto con Pellegrino.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Credit Fisi

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