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Tennis, Australian Open 2015: ottimi azzurri, Federer e Nadal in surplace, sorprese tra le donne

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La prima giornata degli Australian Open 2015, a Melbourne, è stata accompagnata da diverse luci per i colori nostrani: 4 vittorie su 5 giocatori scesi in campo e la sensazione che l’approccio al torneo sia stato positivo per la pattuglia azzurra. Nel complesso generale, nel draw maschile ci sono state le facili vittorie di tutte le teste di serie al contrario del tabellone femminile nel quale sono state estromesse 8 giocatrici (teste di serie) su 16 tra le quali Ana Ivanovic, numero 5 del ranking.

Partiamo dal settore maschile, analizzando le partite di Andreas Seppi e Simone Bolelli.  Per quanto concerne l’altoatesino è stata la solita maratona a cui il buon Andreas ci ha abituato nel seguire il suo darsi agonistico. Il match contro l’uzbeko Denis Istomin, con cui l’italiano aveva già un precedente positivo l’anno scorso proprio agli Open australianiè stata un’altalena di emozioni, contraddistinti da momenti diversissimi che si sono intrecciati per dare vita ad una partita estremamente combattuta. La vittoria per 5-7 6-3 2-6 6-1 6-4  può essere una forte iniezione di fiducia per affrontare un avversario non semplice come Jeremy Chardy, testa di serie numero 29, al secondo turno però, nello stesso tempo, le energie profuse in questo esordio potrebbero minare la prestazione di Andreas. Vittoria ancor più convincente quella di Simone Bolelli che si è imposto sull’argentino Juan Monaco con il punteggio di 6-3 3-6 6-3 6-1 in quasi due ore e mezza di gioco. E’ stato un match estremamente combatutto nei primi 3 set in cui sia Monaco che il nostro Simone hanno palesato grandi difficoltà nel mantenere il servizio e riuscire a comandare il gioco con continuità. Lo scambio di tanti break è stato un po’ il leitmotiv della sfida e senza dubbio la vittoria del terzo set ha dato a Bolelli quella sicurezza che poi lo ha fatto letteralmente “volare” nel quarto set, chiuso in scioltezza. Ora lo scoglio che aspetta il nostro portacolori è durissimo e parliamo di sua maestà Roger Federer che si è sbarazzato in tre set del rappresentante di Taipei, Lu. Lo svizzero, quasi in surplace, ha dato mostra di una condizione fisica ottimale e di un gioco sempre ricco di lampi di genio. Unico piccolo passaggio a vuoto nel terzo set, protratto fino al 7-5 che però non toglie niente alla supremazia evidenziata sull’hard di Melbourne. Pensando, pertanto, all’incontro che lo vedrà opposto al nostro portacolori,  sono tre i precedenti a favore del fenomeno di Basilea, l’ultimo dei quali in Coppa Davis nella semifinale tra Svizzera ed Italia. In questo senso l’azzurro ha poco da perdere e ha la possibilità di potersi giocare le proprie carte non avendo dalla sua il pronostico. Allargando il discorso a tutti i match disputati, tra gli uomini, i valori della vigilia sono stati rispettati, considerando, ad esempio, la partita di Rafa Nadal contro Mikhail Youzhny chiusa abilmente dallo spagnolo in 3 set sul punteggio di 6-3 6-2 6-2. Era un confronto che doveva un po’ fugare quei dubbi che avevano accompagnato l’avvicinamento di Rafa allo Slam Australiano. Tuttavia, la prova di forza dimostrato sull’hard di Melbourne è un segnale anche per i suoi rivali diretti che l’iberico ha tutte le intenzioni di volersi giocare tutte le sue chance per la vittoria finale. 

Sul versante femminile, invece, si è assistito, come detto, ad una vera e propria caduta di celebrità della racchetta. Tra queste, ovviamente, desta maggiore clamore l’uscita di scena di Ana Ivanovic che dopo un ottimo primo set, contro la ceca Lucie Hradecka, vinto per 6-1 è letteralmente crollata sotto i colpi della sua avversaria, cedendo la seconda e la terza frazione per 6-3 6-2.  In questo contesto di tante “stelle cadenti” le nostre azzurre si sono distinte egregiamente. Sia Sara Errani che Roberta Vinci hanno dimostrato nelle partite contro l’americana Grace MinBojana Jovanovski, chiuse entrambe in due set, grande gestione della partita e un ottimo livello di gioco nel rapporto solidità/qualità. Per la nostra Sarita l’ostacolo rappresentato dalla spagnola Silvia Soler-Espinosa, nel secondo turno, non appare invalicabile al contrario della Vinci che dovrà vedersela contro la russa Ekaterina Makarova, numero 11 del mondo e testa di serie numero 10 a Melbourne. L’incontro, in questo senso, appare segnato anche se il bilancio tra le due giocatrici è di due match vinti ciascuno. Rimanendo in tema match difficili, lo è stato senza dubbio quello della nostra Karin Knapp contro Simona Halep, numero 3 del ranking WTA. La sconfitta in due set per 6-3 6-2 certifica la netta disparità di valori a favore della rumena anche per una Knapp troppo fallosa e non in grado di sfruttare le occasioni che la sua avversaria, specie all’inizio, le ha concesso. Affrontando un’avversaria, oggettivamente, superiore, non capitalizzare tutte le chance della partita si è rivelato letale.

Proiettandoci alla seconda giornata di questi Australian Open, ci sarà l’esordio del numero 1 del mondo Novak Djokovic, del campione in carica Stanislas Wawinka alla “Rod Laver Arena” e di Serena Williams alla “Margaret Court Arena”, sperando di vedere del grande tennis come in alcune sequenze di questa giornata appena terminata.

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Immagine: queenoftickets.com

giandomenico.tiseo@olimpiazzurra.com

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