Seguici su

Nuoto

Nuoto: Gregorio Paltrinieri, l’anno della conferma

Pubblicato

il

L’anno della conferma, l’anno del definitivo trampolino di lancio verso Rio 2016. “Dopo l’Australia sono più maturo e pronto a compiere tutti i sacrifici olimpici“, aveva dichiarato Gregorio Paltrinieri in questa intervista prima dei Mondiali di Doha. In Qatar, nonostante un evento non preparato al meglio, l’emiliano ha letteralmente dominato i 1500 stile libero, salendo per la prima volta in carriera – a 20 anni – sul gradino più alto del podio in una manifestazione iridata. Ma nel suo palmarès il fuoriclasse di Carpi vanta già anche un argento mondiale in corta, un bronzo mondiale in lunga e un triplo oro europeo sempre nella vasca da 50 metri. Insomma: la grande gemma, prima o poi, sarebbe dovuta arrivare.

A Doha dunque Greg ha rotto il ghiaccio della tensione, lanciandosi da favorito verso il grande appuntamento dell’estate, i Mondiali in lunga di Kazan (2-9 agosto). Qui, l’allievo di Stefano Morini che ammette di essere rimasto piacevolmente colpito dalla tranquillità e professionalità australiana e sogna in cuor suo un grande duello olimpico nei 1500 sl con l’amico di sempre Gabriele Detti, se la vedrà a distanza di due anni da Barcellona 2013 con il cinese Sun Yang, cannibale del mezzofondo recente ma fermato per doping lo scorso maggio. Lo scandalo orientale ha fatto il giro del mondo e, in attesa di interventi da parte di Fina e soprattutto Wada, il guanto di sfida è lanciato. Quanto è stato favorito Sun Yang dalla trimetazidina? Quanto ha patito mentalmente la squalifica di tre mesi? Quanto è cresciuto l’azzurro in queste ultime due stagioni? A tutte queste domande arriverà una risposta in terra russa, antipasto della samba brasiliana dell’estate 2016.

Quello sarà il vero obiettivo di Gregorio Paltrinieri. La missione a cui il nuotatore italiano, insieme a tutto lo staff federale, sta lavorando dall’esplosione datata 2012, con le due medaglie di Debrecen prima del quinto posto londinese. Un percorso lungo quattro anni che potrebbe portare l’emiliano in cima all’Olimpo. Il 2015 sarà una stagione chiave, per dimostrare di poter reggere la pressione del favorito dopo le imprese del 2014 e confrontarsi nuovamente con Sun Yang (ma anche con Ryan Cochrane, Mack Horton e Jordan Harrison), per valutare i progressi e – perché no – provare a compiere un ulteriore passo in più.

 

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook

Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo

Clicca qui per seguirci su Twitter

 

francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Ufficio Stampa Arena/Credit Lapresse

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *