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Canottaggio, Matteo Lodo: “Rammarico per i Mondiali, c’è molto lavoro da fare”

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Intervistato da canottaggio.org, Matteo Lodo ha parlato del suo 2014, un anno altalenante con grandi risultati e altri meno positivi.

“La vittoria ottenuta ai mondiali under 23 assieme a Giuseppe è stata una grande soddisfazione. Siamo riusciti a vincere al termine di una bella gara, dando anche un buon margine ai diretti inseguitori, gli atleti australiani. Ovviamente siamo stati particolarmente felici di aver ottenuto il risultato gareggiando in casa. è stata un’emozione bellissima sentire il pubblico esultare per noi”.

Diverso invece il discorso per quanto riguarda i Mondiali ad Amsterdam: “In quattro senza (con Giuseppe Vicino, Mario Paonessa-Fiamme Gialle, e Vincenzo Abbagnale-Marina Militare), specialmente nelle fasi iniziali a mio avviso non ci siamo espressi al meglio. Sicuramente c’è da considerare che eravamo un equipaggio molto giovane e forse abbiamo pagato un po’ l’inesperienza. Poi c’è da dire che il lago era tutt’altro che in condizioni ottimali. Però alla fine, nella finale B e alla luce della prestazione e del tempo ottenuto, abbiamo dimostrato che nel complesso eravamo una buona barca. Sicuramente resta un po’ di rammarico, soprattutto per come si sono incastrate alcune cose. Ad esempio ci hanno fatto disputare recuperi e semifinali un giorno attaccato all’altro, mentre gli altri hanno riposato due giorni. Sicuramente le varie coincidenze sfavorevoli non hanno deciso il risultato, sicuramente però l’hanno condizionato, ma va detto che gli avversari erano veramente forti”.

L’azzurro ha detto la sua infine sui raduni della nazionale: “Man mano che si avvicinano le Olimpiadi, il gruppo della nazionale si va riducendo. Questo chiaramente consente di lavorare in maniera più oculata sugli equipaggi selezionati. Da parte di noi atleti c’è, ora più che mai, la necessità di dare il massimo. Le gare che abbiamo disputato fin ora hanno messo in luce che c’è molto lavoro da fare se vogliamo aspirare a partecipare alle Olimpiadi e per farlo dobbiamo essere concentrati e sereni. Questo il clima che si respira nei raduni”.

Foto federazione italiana canottaggio

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francesco.drago@olimpiazzurra.com

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