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Rugby

Rugby, test match: All Blacks da impazzire, ma l’Irlanda…

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Gli aggettivi, oramai, si sprecano. Cinici, spietati, dominanti, dannatamente spettacolari, incantatori. Sugli All Blacks si è detto di tutto, si sono consumati fiumi di parole, eppure risulta impossibile non soffermarsi sui più forti al mondo anche dopo l’ennesima vittoria. Se solo fosse stata una partita normale…

Difficile esagerare quando si sostiene di trovarsi di fronte alla più grande espressione di gioco di squadra di tutte le epoche. Una tale coesione, una tale unione d’intenti verso un unico obiettivo raramente è riscontrabile in altri team sportivi. Gli All Blacks, di fatto, non sono più un avversario da affrontare, ma una tassa da pagare. Il Galles di Warren Gatland avrebbe anche provato a ribellarsi all’arrogante Signore dell’universo ovale, ma mentre i Dragoni calavano inesorabilmente perché stremati da oltre un’ora di dura battaglia, i neozelandesi cominciavano a giocare su serio e prendevano in mano la partita. Ed ecco che dal 16-15 per il Galles al 67′  si è passati al 16-34 finale, con tre mete in dieci minuti e la sensazione di aver sempre tenuto in mano la partita, ma di aver solo aspettato il momento propizio. Quando i neozelandesi hanno cominciato a giocare, poi, non c’è stata più storia. I gallesi sono stati surclassati tecnicamente e fisicamente, senza poter mettere più in discussione il match.

Insieme al Sudafrica, l’unica apparentemente in grado di contrastare lo strapotere All Black sembra essere l’Irlanda. La macchina forgiata da Schmidt si sta perfezionando sempre di più dopo il Sei Nazioni vinto nello scorso marzo, tanto da raggiungere la terza posizione nel ranking mondiale. Il ct neozelandese ha preso una squadra che navigava a vista, rendendola pressoché infallibile, come dimostrato dalle dieci vittorie su undici partite nel 2014. Anche contro l’Australia, gli irlandesi hanno messo in mostra la straordinaria potenza degli avanti e un’organizzazione di gioco a dir poco perfetta. Con qualche progresso in più, Heaslip&co. potrebbero davvero strappare lo scalpo più prestigioso, magari alla RWC 2015…

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: Official Facebook

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