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Judo, Grand Prix Qingdao: Antonio Ciano è argento

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A trentatré anni, Antonio Ciano sta vivendo una seconda giovinezza: tornato a combattere a tempo pieno dopo circa due anni di stop, il judoka campano sta inanellando risultati che fanno impallidire coloro che pensavano fosse oramai troppo vecchio per tornare ai fasti di un tempo. Dopo la vittoria all’European Open di Madrid, il vicecampione europeo 2009 ha raggiunto la finale del Grand Prix di Qingdao, aggiudicandosi la medaglia d’argento della sua categoria (81 kg). L’esperto judoka azzurro ha così aggiunto una nuova medaglia alla sua collezione, che comprende anche il prestigioso argento del Grand Slam di Parigi 2012.

Il suo percorso è stato quasi perfetto, avendo inanellato tre ippon prima della finale. Nell’ordine, Ciano ha sconfitto Wu Wen-Shun (Taipei), il mongolo Uuganbaatar Otgonbaatar, bronzo ai Campionati Asiatici 2013, ed il giapponese Tomofumi Yasuda, atleta sconosciuto ai più che però si è fatto valere battendo sin dal primo incontro il francese Alain Schmitt, bronzo mondiale 2013. In finale, l’azzurro ha ritrovato un altro redivivo, il russo Sirazhudin Magomedov, già campione europeo nel 2010 e nel 2012. Magomedov si è alla fine imposto grazie ad un waza-ari, nonostante Ciano abbia fatto di tutto per recuperare lo svantaggio, mettendo anche a segno un ottimo yuko. Sul podio sono saliti anche il già citatao Otgonbaatar e lo svedese Martin Pacek.

Nella mattinata italiana ha combattuto anche Enrico Parlati, che nella categoria 73 kg ha esordito infliggendo un ippon al tedesco Christopher Völk, prima di essere sconfitto dall’ungherese Miklós Ungvári, vicecampione olimpico della categoria inferiore, e, ai ripescaggi, dal cinese Shuai Sun, chiudendo così in settima posizione. Il nordcoreano Hong Kuk-Hyon, rivelazione degli ultimi Mondiali, dove ha ottenuto l’argento, si è aggiudicato la finale per waza-ari sul belga Dirk Van Tichelt. Per Hong, che vanta anche il titolo asiatico vinto a Bangkok nel 2013, si tratta della prima medaglia d’oro in un torneo del circuito mondiale. Proprio i due atleti che hanno battuto Parlati, Sun ed Ungvári, sono invece saliti sul terzo gradino del podio.

Sui tatami cinesi hanno combattuto anche due categorie femminili. Nella 63 kg, la vicecampionessa mondiale Yarden Gerbi ha portato a casa la sua terza vittoria di fila, conquistando il torneo cinese dopo i Grand Prix di Astana (Kazakistan) e Tashkent (Uzbekistan). La venticinquenne israeliana si è accontentata di uno yuko per superare la sempre ostica austriaca Kathrin Unterwurzacher, mentre le due medaglie di bronzo sono finite al collo della giapponese Megumi Tsugane e dell’olandese Anicka van Emden, già argento al Grand Slam di Abu Dhabi.

Tra le 70 kg, infine, ha superato tutte la ventottenne tedesca Iljana Marzok, già medagliata d’oro, in questa stessa stagione, al Grand Prix di Budapest. La teutonica, che ha subito un waza-ari da parte della marocchina Assmaa Niang, ha poi saputo ribaltare l’esito dell’incontro vincendo per ippon. L’austriaca Bernadette Graf e la cinese Zhou Chao completano il novero dei medagliati di questa seconda giornata.

Il Grand Prix di Qingdao si concluderà domani con le cinque categorie di peso più elevate: 78 kg e +78 kg per le donne, 90 kg, 100 kg e +100 kg per gli uomini. Dopo Ciano e Parlati, l’Italia schiererà la sua ultima pedina a disposizione, Luca Ardizio, che affronterà il cinese Ren Xiang-Sheng nel primo turno della categoria 100 kg.

* Clicca qui per i risultati della prima giornata

 

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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