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Calcio, Champions League: Juventus obbligata a vincere per evitare l’ennesima figuraccia europea

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E’ obbligata a vincere la Juventus questa sera in Champions League contro i greci dell’Olympiacos. Con un’altra sconfitta, la terza in quattro gare del girone, i bianconeri sarebbero virtualmente eliminati per la seconda edizione di fila dalla massima manifestazione continentale senza nemmeno arrivare alla fase ad eliminazione diretta. Anche un punto potrebbe non bastare, perché significherebbe doversi giocare tutto in casa contro l’Atletico Madrid, di certo non l’avversario più semplice in una sfida secca. E quindi la missione per la squadra di Massimiliano Allegri è solo una: conquistare i tre punti, possibilmente con più di un gol di scarto per portare a proprio favore la classifica avulsa.

I bianconeri vengono da un mese oltremodo strano. Prima il successo per 3-2 sulla Roma, contornato da polemiche infinite, che ha preceduto una pausa dopo la quale è accaduto veramente di tutto. Il pareggio in casa del Sassuolo, la sconfitta di misura al Pireo con tanto di assedio finale e miracoli del portiere biancorosso Roberto, il clamoroso scivolone di Genova al 93′ e la vetta in solitaria della classifica di Serie A prima persa e poi immediatamente recuperata dopo appena tre giorni sfruttando il regalo del Napoli che ha fermato i giallorossi. Una situazione emotiva, dunque, non semplice per Tevez e compagni, che continuano ad invocare i gol di Llorente ma intanto si gustano quelli (pesanti) di Morata e le magie di Pirlo, di nuovo decisivo a Empoli dopo un paio di settimane in chiaroscuro.

L’Olympiacos, come prevedibile ad agosto al momento del sorteggio, si è rivelato avversario scatenato tra le mura domestiche. Ad Atene sono caduti a metà settembre i vice campioni in carica dell’Atletico Madrid e poco tempo dopo anche la Juventus. Fuori casa, però, Mitroglou e compagni non sempre riescono ad esprimere quell’aggressività ed intensità di gioco che spesso e volentieri sono proprio frutto della spinta e del calore del pubblico amico. Un esempio recente è il ko per 2-0 in Svezia, contro il Malmoe, e i bianconeri dovranno sfruttare al meglio la spinta della loro arma in più, quello Stadium che per oltre un anno è rimasto inviolato in Italia.

Sarà inoltre fondamentale l’approccio alla partita: a differenza di Conte, le squadre di Allegri spesso peccano in concentrazione nelle fasi di avvio per poi crescere nel finale. In Grecia la Vecchia Signora ha regalato settanta minuti ai rivali prima di svegliarsi e di trovare (sfortunatamente) sulla sua strada un monumentale Roberto, che difficilmente ripeterà la performance dell’andata. Giocando al massimo fin dall’inizio, comunque, permetterà alla Juventus di creare più pericoli possibili ad una formazione tenace ma di certo non imbattibile. In ballo c’è il futuro europeo del club e anche del calcio italiano.

 

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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

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Foto da: Wikipedia

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