Seguici su

Ciclismo

Vuelta a España 2014: lo spettacolo non manca mai

Pubblicato

il

Non si può dire che la classifica generale sia “sconvolta” o anche solo nitidamente definita dopo queste prime tre giornate di Vuelta a España 2014, ma l’inizio della corsa iberica è stato in ogni caso scoppiettante, in linea con la tradizione di spettacolo che queste strade hanno sempre saputo offrire.

Il classico copione fuga+gruppo compatto+volata, che per un certo periodo sembrava caratterizzasse la prima settimana di ogni grande giro, appare fortunatamente (e magari definitivamente) archiviato: da qualche anno, principalmente proprio grazie all’astuzia degli organizzatori iberici e italiani, le tre gare più belle e più importanti sanno emozionare sin dalle prime giornate. Così, tranelli come GPM di seconda o terza categoria non mancano mai e non sono certo collocati a 150 km dalla conclusione, come talvolta si fa ancora in Francia con qualche montagna mitologica, comprimendola in tal modo ad un clamoroso livello di inutilità. Nessuno pretende, appunto, le grandi salite sin dai primi giorni: ma un disegno come quello odierno è davvero adeguato per garantire un certo spettacolo…e anche per segnare qualche primo, timido distacco in classifica generale, come d’altronde avvenuto quest’oggi.  

Certo, con questo non vogliamo dire che il copione di cui sopra debba sparire dal ciclismo, anzi: uno sprint a ranghi compatti, con 180 corridori in gruppo e almeno 20 a darsi battaglia per il podio, è un appuntamento immancabile per gli appassionati di questo sport. Ma, ribadiamo ancora una volta, strutturare una corsa a tappe come la Vuelta degli ultimi anni rende sicuramente più bello uno sport come il ciclismo, oltre a “costringere” sulla corda tutti i big sin dalle prime giornate.

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

8 Commenti

8 Comments

  1. Luca46

    26 Agosto 2014 at 21:04

    C’è poi un altra considerazione che vorrei fare, che peraltro non è mia ma di un ex-professionista delle mie zone.
    In pratica sostiene che il Giro d’Italia dovrebbe essere più morbido in modo da avere i migliori ciclisti sia al Giro che al Tour. Essendo così duro molti hanno paura a fare Giro e Tour e ovviamente il Tour offrendo più soldi e visibilità vede iscritti i migliori. Sinceramente a me il Giro piace così. Erano però belli i duelli anche ai tempi di Indurain quando si faceva Giro e Tour. Voi come la vedete?

    • ale sandro

      26 Agosto 2014 at 23:49

      Per me il Giro va bene così,nel senso che sono anche contento di vedere percorsi sempre vari, di vedere coinvolto il sud, il centro , ricercare nuove salite, disegnare tappe non scontate e finire in città diverse tutti gli anni. Mi ha fatto molto piacere vedere un corridore forte come il giovane polacco Majka interpretare benissimo entrambe le corse,e tra l’altro mi pare stia ancora correndo bene in america. Non mi ha mai convinto la storia dell’impossibilità di fare entrambe le corse riuscendo a mettersi in evidenza. Certo puntare alla vittoria in due giri ravvicinati è un’altra cosa, e anche lo spostamento della Vuelta da Aprile a Settembre (ora fine Agosto), da vent’anni a questa parte avrà sicuramente fatto la sua parte vista la vicinanza col Mondiale. Ma consideriamo che riuscirci è difficile a prescindere e ce lo dice la storia. Vorrei , mi ripeto ancora, che il Tour proseguisse con le scelte fatte per quest’anno,mi danno l’impressione di voler mettere in evidenza un corridore più completo possibile, sena dimenticare lo spettacolo offerto da una tappa come quella del Carrefour de l’Arbre. Ben vengano corridori che puntano alla doppietta, o anche solo alla classifica in uno e alle tappe nell’altro.

  2. Marco Regazzoni

    26 Agosto 2014 at 19:15

    Molto probabilmente sì, la Vuelta 2015 dovrebbe essere trasmessa dalla Rai. Giusta anche la considerazione di Luca: in fondo, ai tempi dei grandi “piattoni”, sprinter come Cipollini o Kirsipuu si facevano le loro sette/otto volate e poi si ritiravano alla prima montagna.

  3. Luca46

    26 Agosto 2014 at 17:11

    Io credo che il format giusto per i grandi giri sia questo anche per un altro motivo e cioè che gli sprint inseriti dopo qualche tappa di montagna o media-montagna risultano più imprevedibili e meno scontati. Io ho apprezzato molto il Tour di quest’anno e spero che il prossimo sarà sulla falsariga.

  4. ale sandro

    26 Agosto 2014 at 15:21

    Sono d’accordissimo, sembra essere diventata una costante dei grandi giri quella di trovare percorsi che possano invogliare alla battaglia sin dal principio. Spero che questo venga confermato anche al Tour, dato che dopo l’edizione di quest’anno con molte cadute e ritiri eccellenti,temo gli organizzatori che potrebbero fare retromarcia e riprendere a proporre la serie di tappe pianeggianti che favoriscono le volate per la prima settimana – dieci giorni di fila. Mi auguro che questo non accada, lo spazio per i velocisti si trova sempre e percorsi di questo genere mi danno la sensazione di maggiore completezza in quei big che sapranno interpretare al meglio la corsa.
    Una domanda: la Vuelta è visibile solo con Eurosport ,giusto? Se così fosse, ci sono dei siti dove la trasmettono in streaming?

    • Marco Regazzoni

      26 Agosto 2014 at 16:26

      Ciao! La Vuelta è visibile solo su Eurosport e, in streaming, sulla loro applicazione Eurosport Player. Come altri streaming ufficiali non mi pare ce ne siano, anche perché in quasi tutti i paesi europei viene trasmessa dalla principale rete nazionale.

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *