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Ciclismo

Tour de France 2014: Visconti da applausi, ma vince Majka! Sempre in controllo Nibali

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Un altro ostacolo è alle spalle. La 17^ tappa del Tour de France 2014 ci consegna un Vincenzo Nibali sempre più in controllo, con oltre 5′ di vantaggio su tutti gli avversari per il successo finale al termine della frazione da Saint Gaudens a Saint Lary Soulan (Pla d’Adet). Il successo è andato al polacco Rafal Majka, presente nella fuga iniziale al pari di uno strepitoso Giovanni Visconti, che si è arreso solamente nel finale dopo una giornata corsa con tanto cuore e tanto coraggio.

Tappa breve e insidiosa, movimentata sin dalle prime fasi di corsa. A più riprese tanti gruppetti hanno provato a prendere margine su un gruppo che non ha lasciato spazio per diversi chilometri alla fuga, con un Joaquim Rodriguez interessato a prendere punti per riconquistare la maglia a pois, suo vero obiettivo di questo Tour. Solo sul Peyresurde un gruppo di 22 atleti è riuscito a prende circa 2′ sul gruppo di Vincenzo Nibali (Astana): Bauke Mollema (Belkin), Alessandro de Marchi (Cannondale), Joaquim Rodríguez (Katusha), Kristijan Durasek (Lampre-Merida), David López (Sky), Rafal Majka et Nicolas Roche (Tinkoff-Saxo), Cyril Gautier, Pierre Rolland e Yukiya Arashiro (Europcar), Jurgen van den Broeck (Lotto-Belisol), Fränk Schleck (Trek Factory), Amaël Moinard e Peter Velits (BMC), Tom Dumoulin (Giant-Shimano), Jakob Fuglsang (Astana), Jesus Herrada, Ion Izagirre et Giovanni Visconti (Movistar), Blel Kadri (AG2R La Mondiale), Rein Taaramäe (Cofidis). Davanti a loro il bielorusso Vasil Kiriyenka, già in fuga ieri e oggi ancora all’attacco in solitaria con il solito straordinario passo in salita e la caratteristica maglia del Team Sky aperta per combattere il caldo.

Il suo vantaggio nel giro di pochi chilometri di salita è salito fino ad oltre 2′ sui più diretti inseguitori, mentre il gruppo inseguiva a 4′, sempre con l’Astana ad imporre un ritmo regolare ma non eccessivo. Al suo inseguimento si sono lanciati Roche ed Herrada, transitati in quest’ordine alle sue spalle in cima alla terzultima salita di giornata. Poco dopo si sono riportati su questi due atleti anche la maggior parte degli inseguitori, distanti un minuto dal battistrada sul Col de Val Louron-Azet. Proprio in vista della vetta di questa salita l’azione di Kiriyenka si è spenta a causa dell’inseguimento di Nicholas Roche, al servizio del compagno Rafal Majka, alla ricerca dei punti per la maglia di leader della classifica degli scalatori: i 10 punti del primo, però, sono andati ancora a Rodriguez, davanti proprio al polacco della Tinkoff-Saxo. Il gruppo tirato dall’AG2R, dopo un grande lavoro di Michele Scarponi, in cima all’ascesa è transitato con 2’35” di ritardo dalla testa della corsa.

Nell’ultima discesa Romain Bardet (AG2R) ha provato ad avvantaggiarsi sul gruppo, disegnando traiettorie al limite per tentare un attacco quasi disperato alla maglia bianca e al terzo gradino del podio dopo la giornata difficile di ieri. Il gruppo degli altri big, guidato da Thibaut Pinot e dall’FDJ.fr, ha subito perso qualche decina di secondi. In testa alla corsa si sono avvantaggiati 4 corridori proprio sule prime rampe dell’ascesa: Rolland, Moinard, Roche e l’azzurro Giovanni Visconti, autore di un ottimo Tour. Proprio lui, a 9 chilometri dalla conclusione, ha provato a rompere gli indugi, seguito dal solo Roche in un primo momento. Poco dopo l’ex campione italiano ha accelerato nuovamente, ritrovandosi in testa alla corsa con un ottimo ritmo e un’ottima pedalata nonostante le tre salite già sulle gambe.

Inizialmente Visconti è riuscito a guadagnare una trentina di secondi su tutti gli inseguitori, ma a 6 chilometri dl traguardo si è portato al suo inseguimento proprio Majka, già vincitore di una tappa in questo Tour. Quasi contemporaneamente dal gruppo dei big è partito Jean-Christophe Peraud, che in poche pedalate si è riportato sul compagno Romain Bardet. L’allungo del francese ha mandato ancora una volta in crisi Alejandro Valverde, mai brillante. Sulle sue ruote sono rimasti solo Nibali, Pinot e Tejay Van Garderen. A 6 chilometri dalla conclusione Vincenzo Nibali ha dato due sgasate, alle quali ha reagito proprio Peraud, mentre tutti gli altri hanno dovuto issare bandiera bianca, lasciando andare i due corridori più in forma del momento.

In vista degli ultimi 4 chilometri Majka si è riportato su Visconti, e i due hanno trovato l’accordo per provare ad arrivare al traguardo per giocarsi la tappa, con il corridore della Saxo-Tinkoff interessatissimo anche ai punti del GPM. A 2,4 chilometri dalla conclusione Majka, grazie alle sue doti di scalatore, ha portato un attacco deciso a Visconti, incapace di resistere alla progressione dell’avversario. Il polacco, così, si è involato verso il secondo successo in carriera, il secondo anche di questa Grande Boucle. Un grandissimo Giovanni Visconti ha chiuso a 28” dalla testa della corsa, mentre alle sue spalle ha chiuso Vincenzo Nibali, che nel finale è riuscito a precedere ancora una volta Peraud. A 50” dalla maglia gialla ha chiuso Alejandro Valverde, che nel finale è riuscito a reagire e a riprendere e a staccare il gruppetto di Pinot, Bardet e Van Garderen, che han chiuso poco dietro.

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com

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