Scherma
Mondiali scherma 2014: è ancora tripletta azzurra nel fioretto! Errigo bis d’oro
Oro, argento e bronzo. E’ ancora tripletta azzurra nel fioretto femminile, ai Mondiali di Kazan come agli Europei 2014 ed alle Olimpiadi di Londra 2012. Un monopolio unico nella storia dello sport, con un en-plein sfiorato in Coppa del Mondo – unica “macchia” il successo della russa Inna Deriglazova a Torino a fine marzo – ed un dominio totale negli appuntamenti clou della stagione. Per queste ragazze sono terminati gli aggettivi: prossima fermata Rio 2016.
Vince Arianna Errigo, che bissa l’oro di Budapest 2013. La monzese batte in finale Martina Batini per 15-7. Sul podio anche l’eterna Valentina Vezzali (40 anni, dodicesima medaglia iridata individuale e ko 15-10 con Errigo in semifinale dopo aver condotto 10-6), insieme alla tunisina Boubakri, rimontata proprio da Batini in semifinale dopo un parziale iniziale di 5-0. Out ai quarti la bicampionessa europea Elisa Di Francisca, sconfitta dalla pisana nel replay dell’assalto decisivo di Strasburgo e degli Assoluti di Acireale di fine maggio: 15-6 il risultato in favore dell’argento odierno.
Dopo quella degli sciabolatori, la seconda grande delusione di Kazan giunge dai fiorettisti. Una stagione iniziata al meglio, continuata tra pochi alti e molti bassi e terminata con zero medaglie individuali tra Europei e Mondiali. Giorgio Avola, Andrea Cassarà, Andrea Baldini e Valerio Aspromonte non riescono ad esprimere tutto il loro ottimo potenziale – sono oro olimpico a squadre in carica – ed escono tutti di scena prima dei quarti di finale. Il rammarico principale è di Cassarà, avanti 13-10 e sconfitto 15-13 dal coreano Kim, mentre Avola supera 15-11 il giapponese Ota prima di cedere negli ottavi al forte cinese Ma per 15-7 in un assalto senza storia. Subito eliminati, invece, Baldini (15-10 dall’israeliano Tomer) e Aspromonte (15-14 dal bielorusso Byk). L’oro è del russo Alexey Cheremisinov, allenato dall’azzurro Stefano Cerioni. Ko in finale Ma per 15-11. Bronzo per Lefort (Francia) e Safin (Russia).
Domani sarà di scena la spada, arma non brillante in Coppa del Mondo ma in grado di regalare a Strasburgo l’oro di Bianca Del Carretto e l’argento di Paolo Pizzo.
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Foto da: Augusto Bizzi/Federscherma
