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Rugby

Rugby | La mischia non basta, l’Italia non c’è: le Fiji vincono 25-14

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Comincia nel peggiore dei modi il Tour estivo per l’Italia, superata a Suva dalle Fiji nel primo dei tre test in programma. Una sconfitta pesante più nella forma che nel punteggio (25-14), arrivata contro una Nazionale non certo irresistibile come quella pacifica, spesso disorganizzata e indisciplinata. Non è bastata la mischia, però, alla Banda Brunel per mettere le mani sul match e per allontanare una crisi sempre più profonda.

Fiji subito fallose al 3′, Orquera avrebbe la possibilità di sbloccare il match ma non centra i pali. Gli azzurri, comunque, cominciano con un buon piglio e creano la prima azione pericolosa con una maul avanzante che si trascina fin sui 5 metri. Fallo figiano, serie di mischie dominanti da parte di Cittadini&co. ed inevitabile meta di punizione per falli ripetuti degli avanti padroni di casa. Al 10′ è 0-7. Il ritmo si mantiene basso, il caldo non aiuta e la qualità in campo è tutt’altro che indimenticabile, con tanti errori da una parte e dall’altra. Al primo vero affondo, però, gli isolani sanno far male e mettono in mostra le loro potenzialità. La difesa italiana non regge come dovrebbe, Bortolami e Geldenhuys salvano in extremis a pochi metri dalla linea di meta ma devono arrendersi a Nemani Nadolo, che trova di prepotenza la marcatura del 5-7, senza punti addizionali. Succede ben poco per almeno un quarto d’ora, poi è la Banda Brunel a cercare di aprirsi dei varchi in attacco ma senza fortuna, nonostante delle fasi statiche oltremodo convincenti. Il finale di tempo è di marca figiana, ma Ralulu non trova i pali per il sorpasso.

Più propositivi i pacifici ad inizio ripresa, ma il leit-motiv non cambia: ad imporre il ritmo è la noia, le fasi offensive di entrambe sono sterili e contribuiscono alla mediocrità del match. Per un quarto d’ora non succede nulla, gli azzurri si guadagnano un calcio di punizione ma Orquera non centra nuovamente i pali. Al 20′ fiammata azzurra nei 22 figiani che si conclude però con un nulla di fatto, un’altra palla persa e non solo. Gli isolani trovano impreparata la linea azzurra in mezzo al campo, muovono velocemente l’ovale e Dominiko Waqaniburotu spezza in due la difesa italiana e schiaccia in mezzo ai pali dopo una cavalcata di 40 metri al 57′. Le difficoltà nell’imbastire una reazione sono evidenti e le Fiji vanno oltre il break con un piazzato di Nadolo al 64′. Il centro dei Crusaders si ripete al 70′ e il punteggio diventa 18-7 a dieci minuti dal termine. Gli azzurri si riversano in avanti alla ricerca di una disperata rimonta, il dominio in mischia continua e al 75′ arriva la seconda meta di punizione per il 18-14. Gli assalti finali sono vani e, anzi, sono le Fiji a mettere il punto esclamativo sulla gara con la meta di Napolioni Nalaga in ripartenza che vale il 25-14 e la vittoria per i pacifici.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: FotosportIT/FIR – Roberto Bregani

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