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Calcio

Brasile 2014: le pagelle di Brasile-Croazia. Un grande Neymar, cuore Olic

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Il Brasile si impone 3-1 in rimonta sulla Croazia, grazie ad un rigore praticamente inesistente che ribalta l’inerzia del match, ma gli ospiti si sono dimostrati una squadra ben organizzata, tenace e capace anche di scoprirsi una volta in svantaggio: ecco le pagelle del match che ha dato il via ai Mondiali 2014.

BRASILE

Julio Cesar 6: inoperoso per lunghi tratti, reattivo nel finale quando viene chiamato in causa in un paio di insidiose circostanze.

Daniel Alves 5: bello vederlo sgroppare sulla fascia, ma un terzino deve anche difendere e Olic lo fa incredibilmente soffrire.

Thiago Silva 6: sicuro in chiusura, sfrutta però poco le sue grandi qualità in impostazioni di gioco.

David Luiz 6: insuperabile nel gioco aereo, pericoloso anche nell’area avversaria, eppure l’impressione è che la coppia centrale, nel complesso, non sia al top.

Marcelo 6: chissà quanti fantasmi nella testa dopo quell’autogol; tuttavia, riesce a riprendersi

Luiz Gustavo 6: lavoro oscuro e silenzioso, ma altrettanto fondamentale, soprattutto quando nel finale dà una grossa mano ai centrali di difesa.

Paulinho 6.5: non avrà una tecnica immensa, tuttavia le sue percussioni centrali ed è proprio suo il primo pericolo per Pletikosa dopo 20′ (18′ s.t. Hernanes 5.5 : inserito per dare maggiore qualità, non inventa molto).

Neymar 7.5: rischia il rosso con un gomito alto, poi però si accende e, signori, un giocatore così è davvero un fuoriclasse. Al di là dei gol, ha il raro pregio di dare la sensazione di essere pericoloso in ogni circostanza. (43′ s.t. Ramires s.v.)

Oscar 7: un terzo della rete del pari è merito suo; nelle occasioni più importanti, lo zampino di Oscar c’è, come dimostra anche quando c’è da chiudere i conti.

Hulk 6: fisicamente imperioso, offensivamente fa fatica a creare pericoli.

Fred 5.5: aggressivo in pressing, fuori tempo sui traversoni dalle fasce; il rigore procurato è più merito dell’arbitro che del suo mestiere.

 

CROAZIA

Pletikosa 5: plastico su Oscar nel primo tempo, in netto ritardo sul rasoterra del pareggio di Neymar e insicuro nelle uscite alte. Intuisce il rigore, senza riuscire a mandarlo fuori dallo specchio, e completa la serata non convincendo appieno sul terzo gol.

Srna 6: qualche sbandata c’è, eppure, nonostante l’età, dimostra sempre di essere una delle colonne di questa nazionale.

Corluka 6: rudimentale ma efficace, contiene bene gli attacchi brasiliani.

Lovren 5.5: apre sfortunatamente le gambe sul diagonale del pari e “causa” – volutamente tra virgolette, vista l’inesistenza del fallo – il rigore.

Vrsaljko 7: dopo un campionato sulla destra, si adatta splendidamente sulla fascia sinistra.

Perisic 6.5: giocatore a tutto campo, inesauribile per 90′.

Rakitic 6.5: per quanto vada in lieve difficoltà quando il Brasile alza i ritmi, disputa un’ottima partita in entrambe le fasi.

Modric 6.5: al pari di Rakitic, è molto sacrificato in copertura, ma non si tira davvero mai indietro.

Kovacic 5.5: il gioco croato si sviluppa molto di più per vie laterali e lui ne è troppo spesso tagliato fuori (15′ s.t. Brozovic 5.5: sulla falsariga del compagno, estraneo dal gioco).

Olic 7: suo il traversone del gol, suoi i numeri che fanno impazzire Dani Alves, sue un paio di ingenuità che potrebbero costare carissime.

Jelavic 6: ci mette lo zampino sull’autorete di Marcelo e cerca di tenere alta la squadra, non riuscendoci sempre. (33′ s.t. Rebic s.v.).

Le rose delle 32 squadre – Il programma dei Mondiali

foto tratta da Wikipedia

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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