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Ciclismo

Giro d’Italia 2014: Canola, dalla beffa alla gioia

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Poco più di un anno fa, l’8 maggio 2013, una carambola in testa al gruppo che entrava in Matera, sede d’arrivo della quinta tappa del Giro d’Italia, proiettava Marco Canola verso la gloria: indimenticabili quei momenti, quegli scatti di un ragazzo solo al comando, incredulo, che pedala controvento su un rettilineo lungo…anzi, infinito, perché a un passo dalla linea bianca il plotone lo riprende e John Degenkolb stravince in volata.
Non ne aveva più Marco, quel giorno, in testa al gruppo da chissà quanto per lanciare lo sprint dei compagni. Ma quella rabbia, quell’occasione persa, andava in qualche modo vendicata. E lo ha fatto oggi con un numero d’alta scuola, in pieno stile Bardiani visto che gli uomini della formazione di Reverberi sono celebri in tutto il mondo per infiammare le corse con attacchi a ripetizione. Anche oggi il gruppo sembrava più forte: ma ha calcolato troppo, ha ragionato troppo, ha aspettato troppo. E davanti il buon Canola, incredulo come un anno fa, sprintava su Rodriguez e Tulik al termine di una fuga meravigliosa nella quale si è gestito con tattica e brillantezza, senza strafare, preservando le energie necessarie per il finale dei propri sogni.
Il ciclismo toglie, il ciclismo dà. Oggi Marco Canola, vicentino che ha compiuto 25 anni il giorno di Santo Stefano, si è visto restituire quella gioia strozzata in gola dodici mesi or sono.

Foto: profilo FB Bardiani CSF

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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