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Atletica, esplode la Giorgi; Howe all’asciutto; Caravelli, debutto no; Schwazer, ci manchi?

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L’atletica italiana torna a sorridere in questo weekend per il primo grande risultato internazionale della stagione. Ci pensa ancora la marcia a salvare la baracca, come tante volte è successo nel corso della nostra storia.

Ci fa sognare una magnifica Eleonora Giorgi che conquista un prestigioso quinto posto in Coppa del Mondo, in mezzo a tutto il meglio che il Pianeta della specialità può offrire in questo momento.

 

A Taicang (Cina) la brianzola completa i 20km di fatica fermando il cronometro su 1h27:05: RECORD ITALIANO! Sì, la 24enne riesce a fare meglio della grande Elisabetta Perrone, limando di quattro secondi il precedente primato (datato 19 maggio 2001). Meglio di lei riescono a fare solo due medagliate mondiali (e non solo) come Anisya Kirdyapkina (trionfatrice grazie a un’azione che ha letteralmente messo in ginocchio le avversarie), la fortissima cinese Liu Hong e le altre due russe Alembekova e Sokolova. Ma per l’azzurra il podio era lì, a soli due secondi!

Aldilà del piazzamento, ci rende ottimisti la fantastica condotta di gara della Giorgi: bravissima a mantenere la testa del gruppo durante la prima metà di gara; intelligente a non volere rispondere all’attacco della Kirdyapkina (si sarebbe fatta male da sola) al tredicesimo chilometro; superlativa a stringere i denti e a credere nel record nazionale; atleticamente eccezionale a spingere negli ultimi cinque chilometri, risucchiando cinque avversarie e rimontando ben dieci secondi sulla terza classificata.

Abbiamo definitivamente trovato un’atleta che può essere da podio a Europei e Mondiali, anche se occorrerà ovviamente mantenere questa costanza. Eleonora si è però già posta il prossimo obiettivo: scendere sotto 1h27, in sostanza il muro da abbattere per poter seriamente competere stabilmente con russe e cinesi.

Un plauso enorme anche ad Antonella Palmisano che ha chiuso in nona posizione, ma che ha soprattutto migliorato di ben tre minuti il proprio personale! 1h27:51 il suo crono finale che la fa diventare addirittura la quinta italiana di sempre!

Peccato per l’assenza di Elisa Rigaudo, in dolce attesa del secondo figlio. Ma possiamo già trarre una semplice conclusione: abbiamo una grandissima squadra femminile di marcia!

 

C’era grandissima attesa per Andrew Howe e Marzia Caravelli, ma per lo stesso motivo non siamo riusciti ad apprezzarli nelle prove che avevano annunciato: il maltempo, con pioggia e vento, ha spazzato sul Guidobaldi di Rieti.

Il vicecampione del Mondo 2007 ha dovuto rinunciare all’importantissimo test dei 150 metri, che doveva riprovare la sua condizione fisica dopo i confortanti 300 metri di settimana scorsa.

La friulana doveva finalmente debuttare sui 400 metri ostacoli, ma l’acqua l’ha costretta a rinunciare oltre al fatto che avrebbe dovuto gareggiare da sola. Un vero peccato perché c’è grandissima attesa sul giro della morte con barriere del grande talento azzurro. Ha ripiegato sui 200 metri, ma la prestazione non è stata all’altezza del suo talento: con vento contrario di 1,2 m/s ha corso in un alto 23.64.

 

Molto male Libania Grenot. La Panterita inizia male la stagione, ma anche sulla sua prestazione pesano le avverse condizioni meteo. A Saint Martin (piccola isola caraibica) ha corso i 200 del Speedy plus: ne è uscito un deludente 23.50 (vento -1.2 m/s). Si rifarà sul suo giro della morte? Le risposte il prossimo 7 maggio alle Isole Cayman.

A Rovereto si è disputato un importante test delle staffette 4×100. I cambi sono assolutamente da migliorare e gli azzurri proseguiranno il lavoro nei prossimi giorni. Intanto gli uomini (Enrico Demonte, Davide Manenti, Fabio Squillace, Eseosa Desalu) corrono in 46.01; gli under23 (Erasmo Emanuele Caruso, Luca Valbonesi, Alessandro Moscetti, Lorenzo Bilotti) completano in 41.49; le ragazze (Jessica Paoletta, Gloria Hooper, Martina Amidei, Audrey Alloh) corrono in corsia esterna (45.70).

A livello giovanile le cose proseguono molto bene. Ilaria Verderio 55.59 sui 400 metri; Nicole Reina realizza il personale sui 2000m siepi (6:40.53) spingendosi a soli due decimi dal record italiano di categoria (6:40.29 di Valeria Roffino); Yohannes Chiappinelli corre i 2000m siepi in 5:48.06, secondo italiano all-time alle spalle del 5:41.1 di Luciano Introini (datato 1987), facendo meglio di gente come Lambruschini, Erba, Francesco Panetta, Stefano Mei…

 

Non si esalta invece il settore maschile della marcia. Con Alex Schwazer squalificato fino al gennaio 2016 (proverà a tornare per un’incredibile partecipazione alle Olimpiadi di Rio?), gli azzurri fanno incredibilmente fatica.

Nella 20km Giorgio Rubino è ventesimo, marcia in 1h20:44 e realizza comunque la sua quarta performance di sempre, tornando a correre su livelli che mancavano da tre anni. Ma non è ancora sufficiente. Il primo ad essere deluso è l’atleta stesso, che comunque rilancia le proprie ambizioni e sembra essere tornato a credere nei propri mezzi.

Cresce bene Massimo Stano che toglie 144 secondi al personale: 46esimo in 1h23:01, minimo di partecipazione per gli Europei di Zurigo.

Posizioni di rincalzo nelle 10km juniores, ma gli azzurrini riescono nei rispettivi obiettivi: Eleonora Dominici e Nicole Colombi staccano il pass per i Mondiali di Eugene 2014, Gregorio Angelini per le Olimpiadi Giovanili 2014.

La 50km fatica ancora di più e ottiene il best con Jean-Jacques Nkouloukidi (ventesimo in 3h53:44).

 

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(foto FIDAL/Colombo)

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