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Canottaggio, TRio 2016: tante conferme e un ritorno importante

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Così come lo scorso anno la TRio 2016 si è rivelata un banco di prova importantissimo per valutare le condizioni dei canottieri azzurri in vista delle gare internazionali. Una tre giorni di fatiche ininterrotte, iniziata con Romano Battisti e Francesco Fossi a farla da padrone tra i senior. I due azzurri reduci dal bronzo di Sydney hanno fatto il vuoto nel singolo di venerdì. A vincere è stato Battisti con 91 centesimi di vantaggio sul compagno di barca. Terzo a oltre 8 secondi Francesco Cardaioli. Un abisso. Il gap diminuisce ma il risultato non cambia nemmeno nel doppio; a tagliare per primi il traguardo sono sempre i due finanzieri su Davide Babboni e Michele Manzoli.

Continua il percorso di crescita anche per Marco Di Costanzo e Matteo Castaldo, ancora una volta i migliori nel due senza senior. Il duo campano si è imposto sia nella gara di venerdì (2”65 su Mario Paonessa e Giuseppe Vicino) che in quella di domenica (4”27 su Giovanni Abagnale e Paolo Perino).

Nei pesi leggeri a fare la parte del leone è stato Pietro Ruta, apparso una spanna sopra gli avversari. Stesso discorso tra le senior donne per Sara Magnaghi, salita ben sei volte sul podio con cinque ori nel singolo, doppio e in quattro di coppia (due). “Certamente sono in una buona condizione – spiega Sara su canottaggio.org – credo però che i risultati ottenuti siano frutto del lavoro che sto portando avanti con questo programma. Lo sto seguendo per filo e per segno e devo dire che mi ha portato, in questi giorni di gare, ad essere al top. Abbiamo sostenuto carichi importanti però poi, con lo scarico, i benefici si sono sentiti. Sicuramente sta crescendo il livello anche per quanto riguarda il gruppo femminile. Siamo molte di più rispetto all’anno scorso quindi chiaramente c’è molta più competizione. Per quanto riguarda me, sono contenta della strada che sto percorrendo e che voglio continuare a percorrere per migliorare sempre di più. Ogni conquista diventa un nuovo punto di partenza”.

Magnaghi che insieme a Patelli, Palma e Schiavone ha confermato la leadership nazionale nella coppia senior, staccando di 12 secondi il quartetto Bellati-Paccagnella-Ondoli-Serafini. Nessuna sorpresa nemmeno per Elisabetta Sancassani nei pesi leggeri, per Beatrice Arcangiolini e Gaia Marzari, dominanti nel due senza e per Elia Luini e Martino Goretti, sempre al top nel due senza pl. Da segnalare oltre alle tante conferme, il ritorno dopo un anno di inattività di Marcello Miani, pilastro azzurro dei pesi leggeri e apparso già in buona condizione. “E’ stato duro riprendere – dichiara Miani – soprattutto con questi ritmi però, un mattoncino alla volta, si ricostruisce il muro. Era tanto che non facevo delle gare ad alto livello perché comunque l’anno scorso ho gareggiato ma non nel giro della nazionale, quindi affrontare una gara con gente che va veramente forte è differente. Ora però, gradualmente, rientrerò nelle migliori condizioni fisiche e mentali”. Il suo obiettivo? “Le Olimpiadi, quindi sicuramente il doppio leggero. Riuscire a portare via il posto Andrea o a Pietro sarà molto difficile perché sono due ottimi atleti e vanno fortissimo. Per cui ci sarà da lavorare. Poi chi sarà ritenuto il migliore salirà in barca. Io comunque ci voglio provare”.

Dichiarazioni tratte da Canottaggio.org

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Foto: Federazione italiana canottaggio

francesco.drago@olimpiazzurra.com

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