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Atletica, Powell: “Decisione ingiusta, colpa dell’integratore”

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Non si è fatta attendere la risposta di Asafa Powell ai 18 mesi di squalifica che gli sono stati inflitti dalla Commissione antidoping giamaicana. Lo sprinter caraibico ha infatti ribadito la propria innocenza, qualificando la sanzione come “sleale ed ingiusta” e dando la colpa della sua positività ad un integratore assunto.

Ho preso un integratore alimentare legale“, ha spiegato. “Abbiamo verificato che era contaminato con l’oxiloforina. Non c’era nessuna indicazione della presenza di questo componente né sull’etichetta né sul sito del produttore dell’integratore. Il mio team ha coinvolto due laboratori privati e, quando siamo venuti a conoscenza dei risultati, abbiamo contattato l’Agenzia Mondiale Antidoping e l’Agenzia Statunitense Antidoping. Costoro hanno domandato dei campioni all’azienda che produce gli integratori, li hanno analizzati, ed hanno confermato la nostra scoperta“. L’USADA (Agenzia Statunitense Antidoping) ha infatti pubblicato sul proprio sito un messaggio sconsigliando agli atleti l’uso dell’integratore in questione.

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Immagine: iriefm.net

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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