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Snowboardcross: Omar Visintin, l’estasi di un campione

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E alla fine trionfo fu, pure con una giornata d’anticipo. Omar Visintin, fuoriclasse italiano dello snowboardcross, si è risollevato al meglio dopo la caduta nella semifinale olimpica difendendo la leadership di Coppa del Mondo e conquistando il titolo in virtù dell’eliminazione prematura di Jarryd Hughes a La Molina, dove comunque all’australiano sarebbe servito un miracolo per superare in extremis l’azzurro.

Una vittoria stagionale, un secondo ed un terzo posto. E soprattutto una meravigliosa costanza di risultati per l’altoatesino, fuori dai primi dieci solo nella tappa di Lake Louise di dicembre e in grado di lottare fino al settimo posto a Veysonnaz anche non al top della forma a causa dell’anca dolorante dopo Sochi. La sublimazione di un atleta con il proprio sport: velocità ed una velata incoscienza mischiata alla capacità di gestire le situazioni difficili. Montafon, l’avvio della stagione, porta bene come nel 2012: Visintin sale sul podio, mancando l’appuntamento con la vittoria come dodici mesi prima ma confermandosi subito come atleta da tenere d’occhio in vista della coppa di cristallo dopo il terzo posto finale dell’anno scorso.

Poi il momento buio di Lake Louise, subito dimenticato in Andorra. Nella due giorni di Arcalis, il vero momento decisivo del 2013-2014, un terzo ed un primo posto fondamentali per conquistare il pettorale di leader della classifica generale. Con la testa già a Sochi, ecco che la Fis prova a distrarre gli atleti inserendo ad inizio marzo il recuperò della tappa di Veysonnaz, cancellata per maltempo. Una gara in più, quindi una possibilità in più per gli inseguitori. Omar mantiene il sangue freddo: alle Olimpiadi cade sfortunatamente in semifinale, torna in Italia con le stampelle ma non si perde d’animo. In Svizzera recupera all’ultimo, il resto è storia recente: i 700 punti di vantaggio e l’ufficialità del trionfo (anticipato) di ieri.

Classe 1989, il futuro per Visintin è più roseo che mai. Ogni discesa nello snowboardcross è un rodeo, da cui però spesso e volentieri spunta la tuta tricolore del meranese. L’ennesimo campione dello sport italiano.

 

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Foto da: Cesare Pisoni

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