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Ciclismo

Lance Armstrong, continuano le rivelazioni: ma ne vale la pena?

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In un’intervista rilasciata a cyclingnews.com e ripresa da molti media, sportivi e non, Lance Armstrong ha voluto illustrare alcuni dettagli sulle pratiche dopanti alle quali si è sottoposto, secondo le sue affermazioni, sin dal 1995. Non intendiamo, con questo articolo, entrare nel dettaglio di queste ennesime rivelazioni.
Il punto focale, infatti, dovrebbe essere un altro: ha senso tutto questo? Ha senso che la più grande frode nella storia dello sport continui ad aleggiare come un fantasma sul ciclismo e sui mezzi di comunicazione che se ne occupano? La giustizia sportiva e la storia hanno già detto tutto ciò che c’era da sapere sul texano, demolendone il mito, facendolo letteralmente (e meritatamente) a pezzi. Ma perché andare avanti così?
Semplice. Armstrong rende. Basta parlare di lui, in un libro o in una trasmissione televisiva, per avere successo, picchi di audience assicurati, incassi pubblicitari da capogiro. Senza contare che Lance per ogni intervista e per ogni rivelazione incassa probabilmente un importante corrispettivo economico, aspetto non così banale alla luce della rottura di fior di contratti con gli sponsor.
Noi di Olimpiazzurra ci dissociamo da tutto questo. Prendiamo qui l’impegno di non dare più spazio a quello che ormai è diventato un fenomeno da baraccone, perché tutto ciò che c’era da sapere su di lui, sull’orrendo sistema di doping e terrore psicologico instaurato dalla sua corte e su quel ciclismo gravemente danneggiato da tale personaggio è già stato detto e scritto. Basta, Lance. Game over.

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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3 Commenti

1 Commento

  1. Luca46

    11 Novembre 2013 at 19:48

    Questo pezzo rende molto bene l’idea. In piu’ parlare di Armstrong leva gli occhi dal contorno. Se Armstrong e sono concorde è stato un grosso imbroglio, il retrobosco non era poi molto diverso e la situazione non credo sia cambiata di molto. Secondo aspetto è che non si parla del ruolo della federazione che a mio avviso era al corrente di molte cose. Armstrong come sportivo a mio avviso rimane un grande atleta, la persona invece mi delude sempre piu’ ogni giuorno che passa.

    • Marco Regazzoni

      12 Novembre 2013 at 16:04

      Sì, hai perfettamente ragione: è il piano personale di Armstrong che continua a deludermi, a partire da quando erano usciti alcuni retroscena su come trattava i compagni di squadra o i rivali (penso alla vicenda Simeoni). Su quegli anni di ciclismo verrebbe la tentazione di dare un grosso colpo di spugna, ma sarebbe ingiusto nei confronti dei pochi vincitori onesti, e sono convinto che ce ne siano stati. Il ruolo della Federazione, a detta di altre rivelazioni dello stesso Lance, era di totale conoscenza dei fatti e di insabbiamento di ogni problema.

      • Luca46

        12 Novembre 2013 at 19:51

        Armstrong a me non piaceva per niente, mi era antipatico, soprattutto per il fatto che correva solo il tour de france. Ho gradito molto di piu’ corridori come Bugno e Indurain. Già il fatto che per Armstrong il ciclismo fosse solo il Tour la dice lunga credo. Armstrong non mi trasmetteva la goia di fare e vedere sport al contrario di Pantani per esempio che trasudava passione da tutti i pori.

        Che si parli di Armstrong fa comodo a tutti basta che la federazione resti fuori.

        Sul fatto poi che ci siano vittorie pulite sullo sport professionistico (qualsiasi sport) io lo dubito fortemente. Almeno da quello che mi racconta chi si è avvicinato al professionismo. Credo che non sivoglia neanche risolvere il problema 1° perchè c’è un grosso indotto finanziario sommerso 2° perchè può rappresentare un sistema di controllo. Faccio un esempio. Mi è suonato strano che tanti sprinter Giamaicani siano stati trovati positivi nello stesso periodo. Ho il dubbio che fosse un messaggio in codice del tipo: attenti ora abbiamo preso le scatine, un domani … se …
        Gli atleti sono l’ultima ruota del carro. Devono stare al gioco oppure restare a casa, anche perchè c’è sempre qualcuno disposto a tutti e gli altri gioco-forza si devono adeguare. Gli Sponsor però alla fine non pagano mai e secondo me sono al corrente di tutto e non solo, coordinano anche molte cose.

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