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Europei basket 2013: questa è davvero una bella Italia

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Dopo la bella vittoria con la Russia, attendavamo con trepidazione il match con la Turchia, perchè poteva davvero essere l’esame di maturità per la nostra Italia, che in caso di successo avrebbe davvero fatto un passo molto importante verso la qualificazione alla seconda fase. Gli azzurri non hanno assolutamente deluso le aspettative, anzi sono riusciti a fare ancora meglio del primo match, giocando benissimo sia in attacco che in difesa.

Proprio l’approccio offensivo è quello che è migliorato maggiormente rispetto alle amichevoli estive. Ieri le percentuali di tiro sono state straordinarie (oltre il 50% sia da due che da tre), ma la cosa più importante è che quasi tutte le conclusioni siano arrivate da giocatori solo con i piedi per terra e con tutto lo spazio possibile per gonfiare la retina, segno tangibile di come gli azzurri riuscissero a far viaggiare la palla con estrema velocità e con il ritmo giusto.

I nostri piccoli ieri sono stati praticamente perfetti (Aradori ha tirato con il 90%) e per il gioco azzurro è assolutamente vitale che i nostri tiratori siano messi continuamente in ritmo e che soprattutto comincino ad avere grande fiducia. Proprio quest’ultimo è il sentimento che sembra prevalere nel gruppo azzurro, perchè i giocatori sembrano davvero consci dei propri mezzi e stanno davvero giocando un basket bello, spettacolare e soprattutto efficace.

La Turchia è la squadra “più alta” del nostro girone, ma ieri l’Italia non ha sofferto rimbalzo e questo è un altro dato che deve soddisfare maggiormente il nostro ct. Sono stati ben otto i rimbalzi offensivi, la metà catturati da un grandissimo Nicolò Melli. Il 22enne dell’Olimpia Milano è forse stato la nota più lieta di tutta la serata, chiusa in doppia doppia (14+10), ma è l’atteggiamento mostrato dal giovane azzurro in campo, la sua disponibilità a calarsi in un ruolo non suo e la voglia di non mollare mai su ogni pallone contro avversari come Asik ed Erden che lo superavano di centimetri. Come Cusin nel match con la Russia, ieri Melli è stato il simbolo dell’Italia operaia, che non ha paura di sporcarsi le mani e di gettarsi su un pallone che sta per uscire. Questi sono segnali che possono cambiare un Europeo.

Chiudiamo, però, questo articolo con il mentore di questa squadra, con la guida di questo gruppo che sta facendo sognare l’Italia intera. Simone Pianigiani è un allenatore straordinario, perchè, se i ragazzi hanno la dinamite nelle gambe e uno spirito da guerrieri, il merito è solamente suo.

Sabato pomeriggio con la Finlandia per la prima volta partiamo da favoriti, ma l’atteggiamento deve essere lo stesso mostrato nei precedenti due match. Una vittoria ci aprirebbe la porta della seconda fase, traguardo assolutamente impensabile qualche settimana fa.

 

andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

foto tratta da fibaeurope.com

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