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Lotta: Dalma Caneva, un barlume di speranza

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La lotta è forse lo sport nel quale gli italiani faticano di più nelle ultime stagioni. Nonostante questo, la storia dell’Italia in questa discipline è tutt’altro che disonorevole: considerando solo i Giochi Olimpici, i lottatori azzurri hanno conquistato un totale di venti medaglie, di cui sette d’oro, vale a dire meglio di sport come il nuoto o il tiro con l’arco. L’avventura londinese, però, è stata disastrosa: già le premesse non erano delle migliori, in quanto l’Italia aveva a disposizione solo un posto in tutte le categorie partecipanti, tra lotta greco-romana e lotta libera maschile e femminile. Il rappresentante azzurro, Daigoro Timoncini (categoria -96 kg della lotta greco-romana), si era poi arreso subito all’armeno Artur Aleksanyan con un 3-0 senza appello.

In questo panorama quasi desolato, la speranza arriva dalla giovane Dalma Caneva, recentemente medaglia di bronzo ai Mondiali juniores di Sofia, in Bulgaria, nella categoria -67 kg. Una medaglia che rappresenta un’importante continuità di risultati per la lottatrice azzurra, che nel 2011 si era già laureata campionessa europea cadetti a Varsavia, ottenendo poi un quinto posto ai Mondiali di Helsinki. Quest’anno, passata alla categoria juniores, la Caneva non era riuscita a salire sul podio dei campionati continentali, dove con il suo nono posto era comunque stata la miglior italiana, ma in cambio è arrivata la splendida medaglia di bronzo nella competizione iridata.

Senza mettere troppa pressione alla talentuosa azzurra, che non può di certo portare da sola il peso di un movimento che recentemente è stato molto deficitario nei risultati, non possiamo far altro che complimentarci con lei per quanto fatto vedere nelle manifestazioni internazionali e continuare a tenerla d’occhio negli anni a venire, quando dovrà confermare nella categoria senior quanto fatto vedere finora in quelle giovanili.

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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