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Sci Alpino

Zeno Colò ricordato all’Abetone dagli azzurri

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All’Abetone, rinomata località della Montagna pistoiese, si sono svolte le celebrazioni per commemorare Zeno Colò a vent’anni dalla scomparsa, avvenuta il 12 maggio 1993. 

In rappresentanza della FISI e della nazionale azzurra di sci alpino, erano presenti il presidente Flavio Roda, l’olimpionico di slalom Giuliano Razzoli e l’argento mondiale di discesa Nadia Fanchini. Proprio la discesa, infatti, era la specialità prediletta dal campionissimo toscano, vincitore dell’oro olimpico a Oslo 1952 (valido anche come Mondiale) e di altre tre medaglie iridate (oro in libera e gigante, argento in slalom ad Aspen 1950). Con una carriera notevolmente accorciata dalla guerra-Colò era classe 1920, dunque il conflitto mondiale gli portò via gli anni più importanti dell’attività agonistica-, il Falco di Oslo è comunque considerato uno dei più grandi sciatori di sempre oltre che uno dei pionieri di questo sport, avendo inoltre contribuito alla “scoperta” della posizione a uovo utilizzata dai discesisti per ragioni aerodinamiche; finora, è anche l’unico oro olimpico tricolore in discesa. Da ricordare, inoltre, la discutibile squalifica comminatagli dalla FISI nel 1954 per aver legato il suo nome ad un modello di scarponi e ad una giacca da sci, condizione che lo costrinse ad un ritiro anticipato dall’agonismo.

foto tratta da agorasportonline.it

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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