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La naturalizzazione: un dilemma per molti sportivi quasi italiani

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Le leggi italiane, si sa, sono a dir poco complicate per quanto riguarda l’acquisizione della cittadinanza. Per i cittadini di un Paese extraeuropeo, ad esempio, sono necessari ben 10 anni di residenza stabile in Italia per avere il diritto di richiedere la cittadinanza italiana, senza calcolare tutte le trafile burocratiche che seguono, che allungano quindi l’attesa per la naturalizzazione effettiva. Queste leggi hanno creato non pochi problemi a tanti sportivi decisi a diventare italiani, senza dimenticare le questioni ancora più importanti di tante persone, soprattutto figli di immigrati nati in Italia o arrivati in Italia da bambini, che non conoscono nessun altro Paese se non questo, ma che non possono ottenere la cittadinanza.

In altri Paesi, la questione è molto più facile: innanzi tutto, la questione dei nati in Italia si potrebbe risolvere con lo ius loci, come avviene in Francia, dove tutti coloro che nascono nel territorio francese ottengono in automatico la cittadinanza. Secondariamente, numerosi Paesi applicano misure eccezionali per gli sportivi: i piccoli emirati del golfo, ad esempio, hanno fatto numerose “campagne acquisti” in Africa per quanto riguarda l’atletica ed hanno letteralmente dimezzato la nazionale moldava di judo. Anche l’Ucraina si è dotata di numerosi naturalizzati, soprattutto nell’equitazione: la squadra che ha trionfato a Piazza di Siena, infatti, era composta per tre quarti da cavalieri divenuti ucraini di recente.

Queste naturalizzazioni rapide sono possibili grazie all’intervento dei capi di stato (a seconda del Paese, il presidente, il re, l’emiro…) che hanno il potere di attribuire la cittadinanza a loro discrezione. In realtà, una misura del genere è possibile anche in Italia: il Presidente della Repubblica ha infatti il potere di conferire la cittadinanza italiana ad una qualsiasi persona per meriti particolari. Perché non farlo per meriti sportivi?

Detto ciò, questa scappatoia non deve farci dimenticare l’urgenza di rendere più accessibile la cittadinanza italiana a tante persone, soprattutto ragazzi, che vivono da anni sul territorio italiano e che considerano l’Italia come il loro Paese.

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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