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Freestyle: il bilancio di un Mondiale spettacolare

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È stato un Mondiale divertente quello di freestyle che si è da poco concluso in Norvegia. Come spesso accade in questo sport, è stato lo spettacolo a farla da padrone, tra acrobazie mozzafiato e cadute disastrose.

A dominare sono stati soprattutto i riders nordamericani: il Canada e gli Stati Uniti hanno infatti ottenuto dieci medaglie a testa, con un leggero vantaggio per il Canada a livello di ori (4-3). I canadesi si sono messi in luce soprattutto nelle moguls, con Alexandre Bilodeau e Mikaël Kingsbury nel maschile e le sorelle Chloé e Justine Dufour-Lapointe tra le donne, ma i podi non sono mancati anche nelle altre discipline. Stesso discorso per gli USA, capaci di portare atleti sul podio praticamente ovunque, ad esclusione degli aerials.

Proprio gli aerials hanno costituito il terreno di caccia privilegiato per la Cina, oro sia al maschile che al femminile in questa disciplina relativamente recente. Tra gli atleti asiatici ha brillato anche la giapponese Miki Ito, con due argenti nelle moguls.

Passando all’Europa, i Paesi più competitivi sono stati, come prevedibile, la Francia e la Svizzera. Gli elvetici, o meglio, le elvetiche, hanno conquistato solo due medaglie, ma entrambe d’oro, grazie a Virginie Faivre nell’halfpipe ed a Fanny Smith nello skicross. Cinque, invece, i podi francesi, con l’oro di Jean-Frédéric Chapuis nello skicross, disciplina nella quale la Francia ha ottenuto tre medaglie, una di ogni colore.

Presenti nel medagliere anche Russia, Gran Bretagna ed Australia.

L’Italia, come poteva essere pronosticato, non ha ottenuto medaglie. Di certo non si poteva chiedere a Deborah Scanzio di ripetere l’exploit della medaglia di bronzo di Madonna di Campiglio 2007, che costituì una grande sorpresa. Di questo mondiale, per i colori azzurri, resta soprattutto l’ottavo posto di Marco Tomasi nello skicross, disciplina della quale è stato certamente la grande sorpresa, capace addirittura di sfiorare una clamorosa finale (è arrivato terzo nella sua semifinale, non distante dal secondo posto che lo avrebbe portato a lottare per le medaglie).

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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