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Atletica, volo Tamberi a 2.30! Barshim vince con 2.36

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Gianmarco Tamberi batte il primo colpo del 2013. Dopo un mese di gennaio con tre uscite davvero sottotono (2.18 a Hustopece, 2.24 a Trinec dopo i 2 metri di Alessia Trost, 2.24 ancora ad Arnstadt), il ventenne olimpico si dà la sveglia che tanto si aspettava e mette in chiaro le cose con un 2.30 di ottima fattura. Il marchigiano sembra aver finalmente risolto i problemi fisici e aver recuperato quella tecnica su cui con aveva potuto lavorare per tutto il mese di dicembre.

A Bansko Bystricka (Slovacchia) il campione italiano era sull’orlo del baratro già a 2.23: dopo due pessimi tentativi (e lo ha riconosciuto da sé continuando a scuotere la testa), ha capito quale era l’errore. Ed è stato il momento della svolta: lì la gara è cambiata e Tamberi ha infilato tre misure al primo assalto. Il 2.26 gli ha detto sì, il 2.28 gli ha sorriso ancora, il 2.30 l’ha fatto gioire. Ci siamo: è finalmente tornato su quel livello che a Bressanone gli consegnò l’apoteosi e i Giochi Olimpici.

Poi l’asticella sale a 2.32: sarebbe stato personal best (assoluto, indoor è già ampiamente superato), a un solo centimetro da quel record italiano che sembra sempre più alla sua portata (includendo anche l’outdoor sia chiaro, perchè al coperto regge il 2.32 di Talotti nel 2005). Al terzo salto ci è pure andato vicinissimo, tirando giù la barriera solo con i talloni. Il recupero è arrivato, ma i margini di recupero sono ancora ampissimi. Lo aspettiamo con tanta attesa agli Europei di Goteborg (Svezia, 1-3 marzo).

 

Silvano Chesani ha invece superato il 2.28, poi ha passato il 2.30 prima di fallire il 2.32: sta salendo di condizione anche lui (volo in Svezia anche per il poliziotto). Davanti la lotta tra i due mostri di questo avvio di stagione: Dmitrik e Barshim. Il russo si spingeva fino a 2.34, il qatariota (entrato a 2.15 poi passato direttamente a 2.30) gli risponde con un 2.36 alla terza prova (con asta che ha ballato tantissimo).

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