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Artistica

Ginnastica, Sofia Busato e le parallele per il 2013 (video)

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Qualche giorno fa abbiamo parlato di Pilar Rubagotti (cliccate qui per leggere l’articolo), ma la Brixia Brescia può schierare, nelle competizioni nazionali, anche un altro grande talentino, un’altra classe 2000 che promette davvero molto: è Sofia Busato, dodici anni compiuti appena due mesi fa. Anche lei era ad Arcore settimana scorsa quando insieme a Giada Pigliaru e Marta Melito ha vinto la seconda tappa di serie C (fase regionale, Lombardia). Ha gareggiato solo alle parallele (è uscito un ottimo 17.60), visto che è stata ferma per un mesetto per alcuni problemini al tendine d’Achille e sta riprendendo gradatamente i tre attrezzi.

 

Birichina e vivace da piccina, ha iniziato a fare ginnastica artistica perché…le piaceva fare capriole e arrampicarsi sui pali delle altalene. I primi passi li ha mossi nella Polisportiva di Fino Mornasco, la grande fucina di giovani ginnaste messa su con tanto amore dal presidente Arduino Francescucci. Sofia si allena tuttora lì, sotto gli occhi attenti di Laura Rizzoli, la stessa tecnica che ha visto crescere esponenzialmente l’olimpica Erika Fasana. Visto il grande rapporto che c’è tra la società comasca e quella bresciana, entrambe si recano un paio di volte a settimana nella Leonessa d’Italia per sfruttare le attrezzature del PalAlgeco e i consigli di Enrico Casella, l’allenatore tra le altre di Vanessa Ferrari.

Il suo palmares è già importante: nel 2009 campionessa italiana di categoria L1, l’anno successivo in L2, nel2011 inL3 e quest’anno terza in L4, sempre accompagnati dai titoli nazionali di serie C.

 

Il suo attrezzo preferito sono le parallele asimmetriche e nell’ultimo periodo ha affinato gli ultimi dettagli del nuovo esercizio che presenterà nel 2013. Andiamo a riviverlo insieme (potete vederlo cliccando qui).

Inizia subito con una novità rispetto al programma precedente: un Tkachyov. È un elemento presentato per la prima volta nel 1977 dal sovietico Alexander, oro alle parallele pari e nel concorso a squadre alle Olimpiadi di Mosca 1980. Ora è classificato con difficoltà C. Lo potete ammirare al quinto secondo del video. Rilascio dello staggio in posizione frontale e un salto all’indietro per ritornare a riprendere la barra. Molto ben riuscito. E solo Sofia sa quanto le è costato visto che quando ha iniziato a studiarlo trovare difficoltà nel riprendere l’impugnatura. Poi, come ci ha rivelato, ha capito l’errore e ora funziona tutto per il meglio.

Ripropone poi il Tarzan per passare dallo staggio alto a quello basso: un mezzo giro nella fase di volo prima di riprendere contatto in verticale con l’attrezzo.

 

Altra nuovo inserimento rispetto al programma precedente lo troviamo ai secondi 22-24 del video: lo Stalder 360°, invenzione dell’elvetico Josef, campione olimpico alla sbarra a Londra 1948 e vincitore di quattro medaglie alla successiva edizione di Helsinki. Partenza dalla verticale, una rotazione completa con divaricamento a V delle gambe, ritorno in verticale dove opera un “doppio cambio” di impugnatura. È un’importante difficoltà D. Nell’ultimo periodo sta cercando di apprendere il difficile salto Richna (presentato per la prima volta dalla cecoslovacca Hana) per inserirlo proprio dopo questo elemento.

 

Dulcis in fundo, un cioccolatino piacevole. Una bella sorpresa: l’uscita con un doppio salto carpiato (secondi 32-37). La prepara con degli slanci velocissimi che sembrano allungarle le gambe fino a tre metri, come dice simpaticamente la compagna-amica Erika Fasana. Lascia lo staggio, inizia a roteare con le gambe tese, il busto piegato e le braccia che cingono le ginocchia. E atterraggio morbido e ben tenuto.

 

Ottime impressioni. Così si costruisce un futuro. Anche perché gli idoli di Sofia sono davvero grandi dello sport: la compagna Vanessa Ferrari, il grande Yuri Chechi, il tennista Roger Federer, la nuotatrice Federica Pellegrini. E allora puntiamo decisamente in alto.

 

stefano.villa@olimpiazzurra.com

(video dal canale Youtube della Brixia, postato da Enrico Casella; nella foto, al centro, con la Brixia proprio ad Arcore settimana scorsa)

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