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Rugby, Pro12: top&flop delle due italiane

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TOP

Benetton Treviso

Alberto Di Bernardo: è il man of the match della partita, l’uomo che ha regalato a Treviso la seconda vittoria stagionale. Perfetto al piede (3 su 3 nei penalty)  e trascinatore della squadra nel secondo tempo; fenomenale il calcio di punizione da metà campo. Brunel, forse, ha imparato a conoscerlo…

Fabio Semenzato: Smith lo manda in campo al posto dell’evanescente Burton e insieme a Di Bernardo cambia il volto del match. Sua la meta che dà il via alla rimonta biancoverde. Corre meno del suo pari ruolo Botes ma ha un miglior handling e non si tira indietro quando c’è da attaccare in prima persona. Dopo una stagione difficile, Mozzarella sembra essere tornato quello di due anni fa.

Robert Barbieri: terza meta nelle ultime partite. Basta questo per far capire il momento di forma strepitoso del numero 8. Splendida la marcatura contro i gallesi; stoppa un calcio avversario e galoppa verso la linea di meta per segnare i punti che hanno riportato Treviso in partita. Grinta da vendere.

Zebre

Luciano Orquera: è stata sicuramente una giornata positiva per i numeri 10 italiani. Se Di Bernardo risulta essere decisivo per Treviso, Orquera è stato sicuramente il migliore delle Zebre, con i suoi 16 punti messi a referto. Anche per lui 100% di realizzazione con i piedi; il faro dei bianconeri non può che essere lui.

Leonardo Sarto: classe ’92, questa giovane promessa del rugby italiano ha destato subito un’ottima impressione. Decisivo nella prima meta con un’azione da vera ala. Viene un po’ preso di mira dagli scozzesi, ma tiene botta. Da lasciar maturare con calma.

Gonzalo Garcia: al rientro, il capitano delle Zebre prende subito in mano la trequarti bianconera. Tanta voglia di far bene e di prendersi anche responsabilità importanti, vedi il penalty dalla metà campo. Vero leader.

FLOP

Benetton Treviso

Kris Burton: viene confermato all’apertura anche se a Cardiff non aveva entusiasmato. Il riscatto non avviene e viene sostituito al termine di un primo tempo in cui non riesce mai ad entrare in partita. La squadra sembra non avere il giusto feeling con l’italo-australiano che tra l’altro ha dimostrato una condizione fisica non eccezionale. Da rivedere.

Zebre

Sinoti Sinoti: l’ala samoana non conferma la buona prestazione della partita precedente, a causa anche del terreno e dell’ovale molto viscidi per la pioggia. Qualche errore di intercetto di troppo, uno dei quali porta all’azione della prima meta. In compenso, ci mette tanta grinta e buona volontà; sfortunato.

Alberto Chillon: il giovane mediano di mischia (classe ’90) non riesce ancora ad incidere come dovrebbe; troppe ingenuità durante i possessi e nelle introduzioni, in cui ha messo in difficoltà il proprio pacchetto. La personalità non gli manca, l’età è dalla sua parte.

 

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

 

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