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World League: prima sinfonia della Polonia di Anastasi

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Maghi si nasce e ci si rimane. Andrea Anastasi ha ancora la bacchetta magica e porta la sua Polonia alla prima storica vittoria nella World League (per lui è la quinta dopo i due trionfi da giocatore nel ’90-’91 e quelli da allenatore dell’Italia nel ’99-’00). Con una partita perfetta demolisce i campioni olimpici degli Stati Uniti con un secco 3 a 0 (incontro combattuto solo nella seconda frazione e chiuso con i parziali di 25-17 26-24 25-20). Il guru della pallavolo mondiale, dopo il sorprendente oro europeo del 2007 alla guida della nazionale spagnola e il bronzo olimpico di Sidney quando sedeva sulla panchina azzurra, può così arricchire la sua bacheca personale (in cui brilla l’oro mondiale di Rio de Janeiro 1990) e lo fa conducendo i biancorossi con la solita precisione tattica e con la grinta che lo contraddistingueva da giocatore. Zygadio ripercorre le orme del maestro nel ruolo di palleggiatore e alza di tutto e di più per i suoi compagni. A Bartman e Kurek (premiato poi rispettivamente come miglior schiacciatore e migliore MVP delle Finals) il compito di concludere e di tartassare la difesa americana (16 e 15 punti a testa). Gli altri sono comprimari di una recita che non stona mai, di meccanismi perfettamente oliati, di un muro veramente eccellente (11 di squadra) in cui è mancato solo il capitano Mozdzonek uscito al termine del primo set. Se poi spingono anche al servizio e fabbricano 7 aces allora c’è poco da fare. L’unica pecca sono i 19 errori di troppo, ma quando si trasforma con il 54% dal campo ci si può permettere anche qualche azzardo. Nessun blackout, una condizione perfetta e una concentrazione invidiabile. Mettete tutto questo in un frullatore e ne uscirà una Polonia scoppiettante e una grande squadra di pallavolo. Messa in altri termini: la prima avversaria nella pool olimpica per gli uomini di Mauro Berruto…

 

Dall’altra parte della rete la formazione a stelle e strisce si scioglie dopo aver superato Cuba in semifinale e non riesce mai a contrastare i polacchi. Le precedenti uscite avevano promosso gli americani inserendoli di prepotenza nella lotta per le medaglie londinesi, ma ora devono registrare di nuovo tutto. Eccelle solo capitan Stanley (15 punti, miglior giocatore al servizio del torneo); per il resto fa acqua da tutte le parti, con una difesa che non riesce mai a essere protagonista, Suxho fa davvero fatica in palleggio e le polveri sono bagnate in prima linea.

 

Nella finalina per il terzo posto Cuba supera i padroni di casa della Bulgaria in una partita tiratissima e in cui si era trovata sotto per 2 a 1, salvo rimontare e portare a casa il bronzo per 3 a 2 (25-18; 19-25; 23-25; 25-23; 15-12). Cepeda top scorer con 22 centri, inseguito da Aleksiev con 21 che è però il miglior realizzatore della competizione.

 

stefano.villa@olimpiazzurra.com

(foto FIVB)

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