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Gli azzurri a Londra 2012: le possibili sorprese

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Quante volte le Olimpiadi hanno portato alla ribalta atleti da cui non ci si aspettava nulla di eccezionale? Tante. Sono le cosiddette sorprese, talvolta frutto di una buona stella, altre di un lavoro che produce i suoi frutti proprio nel momento più importante della carriera.
Andiamo a vedere quali azzurri potrebbero regalarci delle emozioni inaspettate ai Giochi di Londra.

1) Francesca Schiavone: ebbene sì, proprio la Leonessa. La 32enne di Milano ha ritrovato buone sensazioni nell’ultimo Grand Slam di Wimbledon, cedendo alla ceca Petra Kvitova agli ottavi di finale dopo un match in sostanziale equilibrio. La vincitrice del Roland Garros 2010 ha ritrovato prima di tutto un servizio convincente, ma anche una condizione atletica che le consente nuovamente di variare il gioco con diverse discese a rete. E’ risaputo come l’azzurra si esalti quando indossa la casacca della sua nazione. Sia in singolare che in doppio con Flavia Pennetta, aspettiamoci antichi ruggiti da una guerriera che ha ancora tanto da dare al tennis italiano.

2) Giulia Conti-Giovanna Micol: diciamo la verità, la vela italiana non attraversa di certo un momento entusiasmante, anche se da dietro spingono diverse nuove leve che lasciano presagire un prossimo quadriennio migliore di quello attuale. Oltre all’eterna Alessandra Sensini, tuttavia, nel giro delle medaglie potrebbero inserirsi anche Conti-Micol nel 470 femminile, specialità in cui giunsero quinte a Pechino 2008. Nel palmares delle due portacolori del Bel Paese figurano ben 4 medaglie iridate, anche se la stagione in corso ha riservato solo qualche piazzamento tra le top10 in Coppa del Mondo e poco altro. Il campo di regata britannico, con improvvisi salti di vento, potrebbe rendere la competizione imprevedibile ed aperta a qualsiasi pronostico.

3) Sasha Modolo: va bene, le speranze italiane di conquistare una medaglia nella corsa in linea di ciclismo appaiono veramente risicate, tuttavia non bisogna dimenticare che proprio Modolo giunse secondo nella pre-olimpica disputata sullo stesso circuito e vinto da Mark Cavendish. Certo, la concorrenza era molto meno agguerrita e mancavano i vari Greipel e Sagan, tuttavia quel ricordo e soprattutto il non aver nulla da perdere potrebbe proiettare il 25enne della Colnago verso un risultato insperato.

4) Edwige Gwend: talento inespresso del judo italiano. Sembrava sul punto di esplodere nel 2010, quando colse l’argento europeo nei -63 kg, ma in seguito i risultati non si sono rivelati pari alle attese. Possiede qualità tecniche e fisiche impressionanti, ma l’impressione è che ancora non creda ciecamente nelle proprie possibilità. E’ la classica atleta che se esce al primo turno non desta scalpore, ma se comincia a superare un paio di incontri può diventare letale per chiunque.

5) Daniele Lupo-Paolo Nicolai: la mina vagante del torneo maschile di beach volley. Nessuna coppia straniera vorrebbe affrontare gli azzurri, capaci di poter competere e battere chiunque. In questa stagione hanno riportato l’Italia su un podio del World Tour per ben due volte (secondi a Pechino, terzi a Gstaad) e negli incontri ad eliminazione diretta costituiranno uno spauracchio per tanti.

6) Petra Zublasing: fidanzata del campione Niccolò Campriani, del quale non invidia di certo il talento. La 23enne di Bolzano possiede delle capacità straordinarie nella carabina 10 metri, anche se troppo spesso si perde in gara nel corso delle qualificazioni. Potenzialmente è un’atleta che potrebbe accedere in finale anche con 399 punti ed a quel punto giocarsi qualcosa di importante. Il ruolo di out-siders (o appunto di possibile sorpresa) potrebbe agevolarla.

7) Vinci-Bracciali: è forse la competizione più incerta delle Olimpiadi. Stiamo parlando del doppio misto di tennis, disciplina cui diversi big dei circuiti Wta ed Atp prendono parte solo in occasione delle prove a Cinque Cerchi. Insomma, risulta praticamente impossibile trovare una coppia affiatata che spicchi su tutte le altre. Per questo possono sognare anche i nostri Daniele Bracciali e Roberta Vinci, due specialisti del doppio che tra l’altro si adattano molto bene all’erba. Attenzione, potrebbe essere questa la “big surprise” di queste Olimpiadi.

8 ) Daigoro Timoncini: quattro anni fa spuntò quasi dal nulla Andrea Minguzzi e vinse l’oro nei -84 kg della greco-romana. La storia si ripeterà con Timoncini (-96 kg)? Sulla carta è improbabile, ma l’azzurro attraversa comunque un buon periodo di forma e, magari con un sorteggio favorevole, potrebbe arrampicarsi fino alla zona podio.

9) Valentina Truppa: già di suo è entrata nella storia portando il dressage italiano per la prima volta nella storia su un podio della Coppa del Mondo . Il suo Eremo del Castegno è un cavallo freddo, che non si lascerà condizionare neppure dai tanti colori che campeggiano nel campo gara d’Oltremanica. Un piazzamento tra le top7 appare ampiamente alla portata dell’amazzone azzurra, con le medaglie neppure così lontane.

10) Niccolò Ferrari-Pietro Camporesi: un C2 di valore nello slalom, caratterizzato sino ad ora da una certa discontinuità, alternando ottime manches ad altre costellate di errori. L’obiettivo degli azzurri sarà quello di accedere nella finale a 10: a quel punto, con gli errori che in questa disciplina sono sempre dietro l’angolo, il duo tricolore proverà a sfruttare eventuali passi falsi degli avversari.

 

federico.militello@olimpiazzurra.com

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