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Euforia Italia, un inizio di Olimpiade sensazionale!

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2 ori, 2 argenti ed 1 bronzo. 5 medaglie complessive in un solo giorno. Secondo posto provvisorio nel medagliere alle spalle della Cina. L’avvio dell’Italia a Londra 2012 si è rivelato sontuoso.

Non ci siamo fatti mancare niente. Dalla conferma del solito fioretto, alla consacrazione dei nostri tiratori con l’arco, fino alla solita sorpresa tutta in salsa tricolore rappresentata da uno stratosferico Tesconi nella pistola 10 metri.

La competizione del fioretto femminile ha assunto connotati storici, in quanto ha segnato la fine della leggendaria era di Valentina Vezzali. La cannibale dello sport italiano ha abdicato dopo ben 3 ori a cinque cerchi consecutivi, cedendo alla giovane (ed erede designata) Arianna Errigo, la quale tuttavia ha mancato ancora una volta per un soffio l’ingresso definitivo tra le grandissime di questa disciplina. La 38enne jesina ha certamente pagato in qualche modo lo sforzo della cerimonia inaugurale (terminata ormai a notte fonda) in cui ha ricoperto il ruolo di portabandiera, sia in termini di concentrazione sia di freschezza fisica. Tuttavia non si può non rendere onore ad una fuoriclasse che anche nella finale per il bronzo ha realizzato un’impresa memorabile, ribaltando un match che pareva ormai compromesso. Sarà anche finita un’era, ma il mito di Valentina Vezzali resterà sempre ben vivo nei decenni. Come detto, Arianna Errigo, come ai Mondiali del 2010, si è dovuta nuovamente inchinare ad Elisa Di Francisca nella sfida decisiva per l’oro, con la 30enne jesina che ha mostrato una solidità mentale che l’ha resa ormai la vera n.1 di questa disciplina. Nel complesso, il fioretto femminile italiano non tradisce veramente mai e promette nuove gioie dorate in vista della prova a squadre.

Per come è maturata, la vittoria del tiro con l’arco si è rivelata la più emozionante. Michele Frangili si era ritrovato in una situazione che avrebbe potuto far tremare chiunque. Con una sola freccia si decideva una carriera intera: serviva un 10 per la gloria. E 10 è stato. Come nei migliori film degli anni ’50, è soave il lieto fine per questo campione che era stato escluso da Pechino 2008 e che ha saputo rialzarsi con umiltà e determinazione, realizzando il sogno di una vita a 36 anni. La selezione tricolore si è rivelata di una compattezza stratosferica, con una continuità di rendimento che ha annichilito la concorrenza. Per la prima volta anche la Corea del Sud ci guarda le spalle. Ora i maestri del tiro con l’arco siamo noi.

Quella di Luca Tesconi è stata la prima medaglia azzurra a Londra 2012, di per sé già un dato da ricordare. Il 30enne di Pietrasanta (Lucca), entrato in finale con il quinto punteggio, ha sparato con la mente libera, con la serenità di colui che non solo non ha niente da perdere, ma che si sta anche divertendo in un contesto che ha atteso sin da bambino. Abbiamo assistito alla classica gara della vita? Può darsi, perché nel palmares dell’azzurro non figuravano podi nei grandi eventi. Ma alle Olimpiadi poco importa, anche perché compiere l’exploit più atteso della carriera proprio nell’occasione più importante non è da tutti.

La trionfale giornata azzurra avrebbe potuto anche arricchirsi di un altro podio, con Elio Verde quinto dopo un torneo oggettivamente eccezionale. Il 24enne campano ha sfoderato delle capacità tecnico-atletiche straordinarie, mentre sul finire della competizione ha pagato  gli oltre 9 mesi di inattività conseguenti all’infortunio al ginocchio dello scorso anno. Il giovane aversano rappresenta comunque il talento più puro prodotto dal judo azzurro negli ultimi anni e rappresenterà una certezza anche sulla strada di Rio 2016, dove certamente il sogno di una medaglia olimpica potrà diventare realtà.

Medaglie a parte, come non ricordare anche le ottime prestazioni di Matteo Morandi agli anelli e di Fabio Scozzoli nei 100 rana, altri due atleti che andranno a caccia di metalli preziosi nella ginnastica artistica e nel nuoto.

E domani attendiamo con trepidazione i 400 sl di Federica Pellegrini, in una domenica su cui punteremo anche su Cagnotto-Dallapé nei tuffi, Aldo Montano e Luigi Tarantino nella sciabola e Giorgia Bronzini nel ciclismo, sperando (perché no?) anche in qualche nuova e gradita sorpresa (4×100 sl o arco donne).

Meglio di così non potevamo cominciare. Ora l’auspicio è tutta la spedizione italiana tragga nuova adrenalina dopo questo avvio superlativo. Il divertimento è appena cominciato.

 

federico.militello@olimpiazzurra.com

redazione@olimpiazzurra.com

Foto: Italpress

 

 

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