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Basket, Euro 2013: l’Italia del Gallo

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Le Olimpiadi si avvicinano ed ogni vola che si osservano le partecipanti al torneo di basket cresce il rammarico per non vedere la nostra nazionale. Ancora una volta siamo fuori dagli avvenimenti più importanti e mentre gli altri combattono per una medaglia olimpica, gli azzurri faticano nel raduno di Folgaria per preparare al meglio le qualificazioni all’Europeo del 2013. L’obiettivo minimo è quello di esserci in Slovenia l’anno prossimo e poi di disputare una rassegna continentale da protagonisti, perchè il basket italiano ha bisogno di nuovi successi, visto che l’ultimo grande risultato è datato anno 2004 (medaglia d’argento ai Giochi Olimpici di Atene).

Simone Pianigiani non ha avuto per l’ennesima volta la strada spianata e ha dovuto faticare per costruire un collettivo importante. Il ct azzurro prima dell’inizio della preparazione è apparso molto carico: “ C’è tutto per fare bene. E’ il momento di lavorare e portare in campo un gruppo vincente”.

Le assenze degli “americani” Bargnani, Belinelli sono pesanti e l’ex tecnico della Montepaschi Siena si è trovato con il solo Danilo Gallinari disposto a vestire la maglia azzurra nel mese di agosto. Il ragazzo di Sant’Angelo Lodigiano si è preso sulle spalle l’intero gruppo, diventando in pochissimo tempo il leader dentro e fuori dal campo. L’ala dei Denver Nuggets è la nostra stella, il giocatore che dovrà guidarci alla qualificazione e fin dai primi giorni di preparazione Danilo è apparso già in buona condizione, visto, anche, il lavoro di un mese fatto con il preparatore atletico dei suoi Nuggets.

Non ci sarà solo l’ex giocatore dell’Olimpia Milano, ma in questo gruppo possono finalmente mostrare tutto il loro valore altri giocatori, chiamati alla definitiva consacrazione anche a livello internazionale e tra questi due nomi in particolare: Daniel Hackett e Pietro Aradori. Due storie che si incrociano quelle del play e della guardia azzurra con Siena a fare da filo conduttore: il primo è il nuovo acquisto della Mensana e proprio in Nazionale dovrà mostrare di essere quel playmaker con assist e punti nelle mani, che dai tempi di Pozzecco l’Italia sta aspettando; il secondo, invece, è stato appena ceduto dai toscani alla Bennet Cantù e cerca un rilancio dopo la parentesi senese fatta di poche luci e tante ombre e proprio l’avventura con la maglia azzurra può far bene ad uno dei migliori prospetti del nostro basket.

Una squadra giovane, vista la presenza dei vari Melli (ci si aspetta molto da Nicolò dopo la bella stagione a Milano), Chessa e Magro, ma con alcuni senatori che fanno da collante sul parquet e nello spogliatoio. Stefano Mancinelli e Angelo Gigli, per citarne solo due, sono all’ennesimo raduno azzurro e quest’anno toccherà proprio a loro fare da chioccia come un tempo fecero con loro i vari Galanda, Basile e Soragna.

Soffermandoci sul piano tattico la squadra azzurra presenta i maggiori problemi sotto canestro, vista l’assenza si un centro dominante che può portare punti e rimbalzi alla nostra causa. Marco Cusin dovrebbe essere il pivot titolare, ma non convince del tutto vista la poca esperienza internazionale e la riserva dovrebbe essere il giovane Daniele Magro, che come detto prima veste per la prima volta la maglia azzurra e quindi potrebbe anche pagare la pressione dell’esordio.

Non resta che aspettare l’Italia che verrà e le prime avvisaglie arriveranno dal torneo “Città di Trento“, un quadrangolare con presenti oltre alla nostra nazionale anche quelle di Finlandia, Bosnia e Montenegro. Una certezza però ce l’abbiamo: Danilo Gallinari.

foto tratta da olimpiadi.blogosfere.it

andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

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