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Oltre Cinquecerchi

Ruggito dell’ItalRugby: sconfitti anche gli USA

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I Leoni della palla ovale domano con facilità le aquile americane e chiudono così la tournèè estiva con una bella vittoria per 30-10 che bissa il successo di una settimana fa contro il Canada e dolcifica la sconfitta patita contro i Pumas all’esordio. Al BBVA Stadium di Houston (Texas) si registra la più grande platea per il rugby a stelle e scrisce (oltre 17mila persone) e i padroni di casa sono motivati a uscire a testa alta dopo aver battuto la Georgia che li sopravanza nel ranking.

 

Il match ad ogni modo ha confermato sia le belle cose (ma soprattutto quelle brutte) che si sono viste nelle precedenti uscite. La mischia è ancora una volta il punto forte degli azzurri, difficilmente abbattabile da una squadra che ha nella velocità e nell’agilità  di gioco il suo punto di forza. Nelle azioni di gioco con introduzione non c’è stata storia: il pack è stata superiore ed è stato uno degli aghi della bilancia dell’incontro. Proprio da una maul ordinata è arrivata la seconda meta del XV azzurro: gli americani devono introdurre ma sono in netta inferiorità, Gori ne approfitta, ruba la palla nella propria metà campo e si invola in meta. Un’ottima partita quella del numero nove della Benetton che conferma di essere davvero un ottimo giocatore, un caposaldo della nostra nazionale.

La prima segnatura era arrivata dopo tre minuti dal fischio d’inizio. Gli americani hanno una touche nei propri ventidue, optano per un lancio lungo ma Festuccia è un falco, legge tutto con grande anticipo, vola sulla palla e si lancia in meta.

 

Gli errori, però, sono davvero marchiani: troppi in avanti (diciannove al termine degli 80 minuti! con uno che è pure costato la metà del veterano Emerick a metà del primo tempo), troppe indecisioni che hanno spesso vanificato delle buone giocate sull’asse Bocchino-Morosini, troppa lentezza e incapacità di accelerare il gioco (uno dei più grossi limiti del movimento italiano). Puntare tutto sulla forza fisica del pacchetto ordinato può andare bene con team di medio livello, ma di certo non può consentire grossi risultati con le big. Se si dovesse riuscire ad esprimere qualcosina in più sarà il definitivo salto di qualità che meriterebbero tutti questi ragazzi.

 

Bene invece dal punto di vista disciplinare tanto che abbiamo evitato il più possibile le punizioni contro (su questa strada bisogna proseguire, perchè è anche non prendendo punti facili che si vincono le partite). Non si può dire lo stesso degli avversari che hanno preso due cartellini rossi con conseguenti espulsioni definitive (rarità nel rugby). Il primo arriva in apertura della seconda frazione quando il centro Suniula placca in ritardo Bocchino mentre l’apertura italiana attacca la linea; l’altro a metà tempo viene affibiato a Emerick che placca in ritardo con la spalla McLean servito da Morisi, uno dei migliori della giornata.

L’Italia dimostra di non essere abituata a giocare con gli uomini in più: costruiscono sì con i trequarti, ma poi non riescono ad affondare non leggendo correttamente alcune superiorità numeriche.

 

Confermiamo comunque di avere trovato dei buoni calciatori dalla piazzola perchè, dopo l’eccelente prestazioni di Burton a Toronto, Bocchino (in un ruolo non suo) si replica e porta a casa un eccellente cinque su sei, prima della meta di Burton allo scadere che poi se la trasforma anche. Bene tutti i giovani: qualche incertezza, ma sicuramente dovuta al palcoscenico internazionale. Brunel fa bene a proseguire sulla sua strada di ringiovanimento e allargamento della rosa, dando comunque fiducia ad alcuni veterani (qui assenti per infortunio come Parisse, Bortolami e Mirco Bergamasco).

 

Domani partenza all’alba per il gruppo azzurro alla volta di Miami, da dove nel pomeriggio la Nazionale volerá a Roma e da cui, successivamente, gli atleti faranno rientro ai club di appartenenza.

 

Nella sezione risultati il tabellino dell’incontro.

 

 

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