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Pallanuoto, intervista ad Alex Giorgetti: “La Canottieri può essere la rivelazione della stagione. Il mio sogno più grande è l’oro olimpico…”

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ESCLUSIVA OA SPORT – Il prossimo 24 dicembre, il pallanuotista italiano – ungherese di nascita – Alex Giorgetti compirà 29 anni, moltissimi dei quali trascorsi in acqua a lottare, segnare e vincere. Tanto. La sua bacheca personale è infatti stracolma di trofei, soprattutto grazie ai successi conseguiti con Pro Recco e Settebello. A tal proposito, Alex ha vissuto quest’anno una delle estati più movimentate della sua lunga carriera: una vicenda di non-doping iscrivibile di diritto nell’elenco delle storie umane e sportive tra il grottesco, il noir e il beffardo, un’Olimpiade non disputata ancora “ardente” e il cambio di casacca Pro Recco-Canottieri Napoli. Ora che tutto si è riassestato e con una leadership indiscussa tra i marcatori del nostro massimo Campionato di pallanuoto (dove i partenopei occupano un’ottima terza piazza), siamo curiosi di conoscere il Giorgetti-pensiero su recente passato, presente e futuro… Buona lettura!

Ciao Alex. Partiamo subito dall’attualità: mercoledì la tua Canottieri ha perso 11-7, in Romania, l’incontro valido per l’andata dei quarti di Euro Cup. Le possiamo ancora conquistare queste semifinali tra nove giorni, grazie anche all’inimitabile calore della “Scandone” di Napoli?

“Nello sport tutto è possibile, basta avere coraggio e convinzione. Sicuramente dovremo giocare di squadra e, se passeremo il turno, avremo dimostrato di essere veramente un bella realtà sportiva. Ci attende un’impresa, ma a me le sfide piacciono e mi elettrizzano: sono queste le partite da giocare!”.

Dopo quattro vittorie consecutive in Campionato, l’inattesa (almeno per noi “addetti ai lavori”) sconfitta contro l’Oradea in Europa. Riesci a spiegare cos’è successo mercoledì in vasca?

“Inattesa anche per noi, visto il bel momento che stiamo attraversando; ma ho ribadito più volte che il team rumeno è da Champions League e che sarebbe stato tosta lì da loro. Non immaginavo però così… Mi è sembrato di rivivere la stessa partita contro l’Acquachiara (unica sconfitta in Campionato della Canottieri, fin qui, ndr) dove ci è andato tutto storto e loro hanno fatto la partita che dovevano fare. Complimenti a loro, però ora si volta pagina…”.

Un paio di passi indietro. Cosa ti ha spinto quest’estate a lasciare la Pro Recco dopo tanti anni – e tantissime vittorie – ed a scegliere proprio la “Centenaria” Canottieri Napoli per il tuo rilancio professionale? E’ stato come lasciare il certo per l’incerto, parlando di competitività assoluta…

“E’ stato deciso consensualmente, da entrambe le parti. Ovviamente, per com’era andata l’annata, era giusto che cambiassi aria… Invece, non concordo nel parlare di ‘incerto’ nei confronti della Canottieri perché lo dimostrano i fatti precedenti al mio arrivo, il club ha migliorato la classifica di anno in anno, arrivando l’anno passato quarti. Poi stiamo parlando di un Circolo con 100 anni di storia e questo dovrebbe bastare…”.

Ora siete terzi in A1, a soli tre punti dalla Pro Recco a punteggio pieno. Risultato sorprendente, a questo punto della stagione, o eravate ben consapevoli del vostro valore?

“I ragazzi e la società sì, ma io onestamente mi ero immaginato un cammino così visto il grande potenziale di questa squadra. Personalmente, ho sempre cercato di passare questa mia convinzione e mentalità da vincente al gruppo”.

Alex Giorgetti implacabile capocannoniere solitario del nostro Campionato, giocatori in rosa di sicuro valore come capitan Buonocore, Vassallo, Velotto, Baraldi, Campopiano (solo per citarne alcuni). Dove può davvero arrivare la Canottieri quest’anno?

“A inizio anno ho dichiarato che possiamo essere la squadra rivelazione della stagione e lo ribadisco tuttora. Sicuramente vogliamo migliorare la posizione dell’anno scorso e provare ad andare in fondo in Euro Cup anche se ora è davvero dura…”.

Sempre quest’estate, è stata ingiustamente messa in dubbio la tua “correttezza professionale”. Sicuramente non sarà piacevole farlo, ma ricorderesti per favore ai nostri lettori cosa ti è capitato? Una vicenda amara fortunatamente conclusasi nel modo giusto, anche se molto nociva sotto diversi aspetti…

“Dico solo che è stato un equivoco e mi dispiace che sia uscita qualsiasi notizia prima di appurare la verità”.

Capitolo Nazionale. Coach Campagna non ti ha convocato per i Giochi di Rio: quali sono stati i motivi della mancata chiamata? Hai avuto modo di ricevere delle spiegazioni direttamente dal CT o sei riuscito a dartele da solo?

“Sono cose che preferisco restino nello spogliatoio…”.

Ma quello del Settebello resta un capitolo comunque aperto per il futuro professionale di Alex Giorgetti?

“Sinceramente, ora non sto pensando alla Nazionale e mi sto focalizzando esclusivamente a stare bene e fare il bene della Canottieri”.

A quasi 29 anni, cosa senti di dover ancora fare/vincere in acqua per sentirti pienamente realizzato? La tua bacheca è praticamente completa di ogni tipo di coppa, medaglia, riconoscimento…

“Il mio sogno e desiderio più grande è vincere la medaglia d’oro alle Olimpiadi (è stato già argento a Londra, ndr)…”.

Fuori dall’acqua, invece, progetti particolari per il futuro più o meno prossimo?

“Per il momento, ancora nessun progetto, anche se ho già alcune idee che mi vagano per la testa…”.

giuseppe.urbano@oasport.it

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Foto: profilo FB Alex Giorgetti

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